Eurochocolate in bilico: ‘Condizioni proibitive’

Il centro operativo di Protezione civile: «Manca certezza di tracciamento di eventuali positivi, in queste condizioni impossibile dare parere positivo»

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Dove non hanno potuto le rigide regole della soprintendente sul palco, dove non avevano osato nemmeno le serrate sui controlli anti calca dopo il dramma di Torino, che hanno limitato gli accessi al centro storico, è arrivato il coronavirus. La notizia è che, dopo la riunione di lunedì mattina al centro operativo regionale di protezione civile, rischia seriamente di saltare l’edizione 2020 di Eurochocolate.

Carente il piano anti assembramenti

«I documenti presentati sono carenti e non ci permettono di fare alcune valutazioni», dice Borislav Vujovic, dirigente della Protezione civile al termine della riunione di lunedì mattina: «In modo particolare, la sanità reclama il fatto che, in una manifestazione così imponente, non c’è la possibilità di tracciamento nel caso si verifichi un caso positivo. In queste condizioni non è possibile dare parere positivo». Va comunque puntualizzato che il Cor non ha potere decisionale: la palla passa ora alle autorità direttamente chiamate ad autorizzare la manifestazione, in primis Prefettura e Comune di Perugia.

Preoccupa la curva dei contagi

Ma non solo. Stando sempre a quanto emerso nel corso della riunione del centro operativo di Protezione civile, a Foligno, ci sarebbero carenze anche sulla gestione di varchi di accesso e uscita. Inoltre, preoccupa molto, moltissimo, la curva dei contagi. «Se, come appare probabile, da qui a un mese ci sarà una risalita della curva dei contagi – dice ancora Vujovic – credo sia inutile parlare di una manifestazione dinamica di queste dimensioni al centro di Perugia». Al momento, nessun commento da Eugenio Guarducci, patron di Eurochocolate, che nei giorni scorsi al nostro giornale aveva assicurato come la manifestazione sarebbe stata sicura.

«Conosciamo la normativa»

«Stiamo lavorando per questo insieme alle autorità competenti, per organizzare al meglio la manifestazione abbiamo fatto sopralluoghi tecnici, incontri in prefettura, questura e con il Cor regionale, sul fronte sicurezza conosciamo bene la normativa da rispettare – aveva dichiarato Guarducci – una sicurezza nel rispetto delle norme e scandita con tutte le tecniche possibili: mascherina di rigore, distanziamento, profilazione dei visitatori, team preposto al controllo del dimensionamento dell’evento e pronto ad intervenire laddove si formassero degli assembramenti».

La posta di Choco

L’Eurochocolate 2020 – inizialmente in programma a Perugia dal 16 al 25 ottobre – ha come claim (o, meglio, ‘avrebbe avuto)’La Posta in Choco’. In attesa di una versione ufficiale da parte delle autorità coinvolte e degli stessi organizzatori, cercheremo ora di capire se si opterà per una manifestazione in tonominore, (come ad esempio fatto da Umbria Jazz 2020) o si rinvierà tutto di un anno (opzione scelta dal Festival del Giornalismo 2020).

Manca il parere positivo pure per la Catena della Pace

In bilico anche la ‘Marcia della Pace’ 2020, che gli organizzatori avevano trasformato nella ‘Catena della Pace’, proprio per uniformarsi ai protocolli antiCovid: erano già cominciate le adesioni alla manifestazione, in programma il giorno 11 ottobre, che prevedeva, lungo i 5 chilometri di tragitto, persone a due metri di distanza l’una dall’altra, unite fra loro dai fili o dalle corde annodate fra loro; simbolo di ideale unione per la pace. Contattati dalla nostra redazione, gli organizzatori hanno detto di non aver ricevuto comunicazioni in tal senso e che l’organizzazione dell’evento sta continuando. 

Eventuali aggiornamenti nel corso della giornata

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