Ex ‘Elettro’, GoSource: «Pronti a partire»

Narni, l’annuncio dell’ad Luca Stinchelli: «Avviata un’attività propedeutica alla ripartenza. In attesa dell’Aia e del parere Arpa Umbria sulla bonifica dell’area»

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«In questi giorni abbiamo avviato un’attività propedeutica alla ripartenza effettiva». A parlare è l’amministratore delegato di GoSource Italy, società di GoSource Group Limited che ha messo nero su bianco il contratto di compravendita con Sgl Carbon in liquidazione per Narni2: in attesa dell’Aia e del parere di Arpa Umbria, arriva l’annuncio delle prime azioni: «Pronti a dare il via alla produzione».

LUCA STINCHELLI AL ‘COMANDO’ DEL NUOVO CORSO

Luigi Negrelli

Ripartenza, sopralluoghi  e tempistiche A Narni sono impegnati sul campo Luca Stinchelli – è stato nominato a metà dicembre – e il direttore dello stabilimento Luigi Nigrelli. L’obiettivo dichiarato è che la produzione di elettrodi in grafite possa ripartire a stretto giro: «La prima linea dei manager – sottolinea Stinchelli – è già stata selezionata e contrattualizzata. Siamo in attesa di ricevere il provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) e il parere di Arpa Umbria sulla bonifica dell’area, quale presupposto per il rilascio del certificato di avvenuta bonifica; ci auguriamo che ciò possa avvenire entro la fine del mese di gennaio. Nel frattempo, in questi giorni abbiamo avviato una attività propedeutica alla ripartenza effettiva». Lunedì sono scatti alcuni sopralluoghi per mappare le condizioni del sito produttivo.

SANGRAF ATTENDE IL BANDO INVITALIA

Il Mise e l’investimento Al contempo è attivo un confronto con il Mise per verificare la possibilità di accesso alle facilitazioni sia per i progetti nell’ambito dell’Area di crisi complessa’ Terni-Narni che per le agevolazioni per le aziende energivore. GoSource Italy conferma «l’impegno assunto con il proprio piano industriale e prevede un investimento di circa 30 milioni di euro di capitale, nell’arco temporale di 3 anni qualora si riesca ad ottenere l’accesso alle facilitazioni economiche in tempo utile. Quando il sito riprenderà la capacità massima di produzione, è previsto inoltre l’impiego di almeno 100 dipendenti e la produzione di 30 mila tonnellate per anno di elettrodi in grafite che servirà a coprire la crescente domanda che arriva dalle regioni dell’EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa)».

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