di P.C.
«Le paure di chi frequenta Sant’Anna non sono giustificate: terminati i lavori, la storica stazione perugina tornerà in attività più bella e più funzionale». Lo dice Mauro Fagioli, direttore del servizio ferroviario di Umbria Mobilità , che però avverte: «Ad oggi i treni elettrici non sono sufficienti, probabile che ricominceremo con quelli a gasolio».
Un paradosso L’obiettivo principale dei lavori in corso è elettrificare la linea e mandare in pensione le vetture a gasolio, inquinanti e poco funzionali. Eppure, quando finalmente i lavori saranno finiti, i pendolari umbri potrebbero ritrovarsi a dover viaggiare sugli stessi treni di oggi, con motore Diesel. Il motivo? Non ci sono abbastanza treni elettrici per coprire il servizio (al momento sono quattro) e si provocherebbero delle rotture di carico. Lo rivela lo stesso Fagioli mentre illustra tempi e modalità dei lavori che interesseranno la tratta fra Perugia Sant’Anna e Ponte San Giovanni.
PARLA MAURO FAGIOLI – IL VIDEO
Mancano i treni «I lavori – dice Fagioli – prevedono la riapertura della linea con la sistemazione del piano del ferro nelle due stazioni di Perugia e Piscille, la creazione a Piscille di un sottopasso pedonale, che oggi non c’è (e se ne sente la mancanza, visto che la stazione è utilizzata dagli studenti), infine l’elettrificazione della tratta. Un domani l’intera linea sarà elettrificata. Da qui a dire che, a lavori terminati, poi viaggeranno solo treni elettrici, ce ne passa. Per far circolare i treni elettrici servono vetture elettriche. Non possiamo prendere in giro nessuno: il rischio è che alla fine dei lavori torneranno a circolare treni a gasolio, nonostante la linea sia interamente elettrificata».
IL RIFORNIMENTO DI UN TRENO A GASOLIO – IL VIDEO
Servono soldi «L’obiettivo principale era che la linea fosse completamente elettrificata, anziché lasciarla monca, come è invece adesso. Al momento abbiamo una certezza: alla fine dei lavori, la linea sarà completamente elettrificata lungo tutti i suoi 153 chilometri, così come è certo che possano circolare i treni elettrici lungo tutta la linea. Se poi ciò avverrà davvero, questo non dipende dalla linea ma dai treni: per farli circolare bisogna comprarli e per comprarli ci vogliono i soldi», ammette Fagioli con estrema sincerità .
SANT’ANNA: L’ULTIMO GIORNO DELLA STAZIONE
Sant’Anna non chiuderà Fagioli è però chiaro nel tranquillizzare le persone che lavorano nella stazione e con l’indotto, preoccupate e sfiduciate per la chiusura della stazione Sant’Anna al traffico ferroviario: «Se sono previsti e finanziati dei lavori, è evidente che la stazione tornerà ad essere attiva, assieme al servizio ferroviario. Capisco le paure, legate forse all’incertezza di oggi, in cui non c’è un vero e proprio servizio ferroviario – ammette Fagioli – ma con le risorse a disposizione tornerà senza dubbio in attività alla fine dei lavori. Non è nemmeno del tutto vero che su altre tratte i lavori si sono prolungate: abbiamo chiuso la tratta tra Massa Martana e Terni nel 2014, abbiamo realizzato i lavori previsti ed oggi la tratta è aperta è funzionante. Accadrà così anche per le altre tratte oggetto di intervento».