Ferrovie, Chianella: «Nessun abbandono»

L’assessore regionale ai trasporti: «Il raddoppio della tratta Spoleto-Terni resta una priorità per l’Umbria»

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«Non esiste nessun ‘abbandono’ del progetto di raddoppio ferroviario della linea Orte-Falconara, in particolare della tratta Spoleto-Terni, quale diretta conseguenza dell’ipotesi di potenziamento della linea ferroviaria Fcu». Ad affermarlo è l’assessore regionale ai trasporti, Giuseppe Chianella, che conferma e ribadisce «la priorità del raddoppio della tratta ferroviaria Spoleto-Terni, fondamentale non soltanto per la nostra regione, ma per l’intero centro Italia».

Le criticità Chianella ricorda inoltre che «le Regioni Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, hanno condiviso e trasmesso al ministro delle Infrastrutture nel marzo 2011 il documento ‘Le infrastrutture ferroviarie nelle Regioni del centro Italia’ al fine di individuare ed evidenziare congiuntamente le maggiori criticità che condizionano negativamente l’intero sistema infrastrutturale ferroviario del centro Italia e chiedere a Governo ed Rfi SpA di dare spazio e concretezza alle opere più efficaci per il miglioramento del sistema stesso».

Tra gli interventi individuati per quanto riguarda l’Umbria figurano il progressivo completamento del raddoppio della linea Orte-Falconara; il potenziamento e la velocizzazione della linea Foligno-Terontola-Arezzo e interventi di miglioramento, completamento e chiusura delle maglie infrastrutturale anche sulle linee della rete complementare o della rete regionale interconnessa alla rete statale. Rete ferroviaria italiana ha predisposto la progettazione definitiva della tratta Spoleto-Terni che è stata trasmessa al ministero delle Infrastrutture struttura tecnica di missione per la prosecuzione dell’iter autorizzativo.

Piano regionale dei trasporti 2014-2020 «La Regione peraltro – ha sottolineato l’assessore – nel Piano regionale dei trasporti 2014-2020 approvato nel dicembre 2015 ha confermato la priorità del raddoppio della tratta Terni-Spoleto della linea ferroviaria Rfi Orte-Falconara. Questo intervento infatti, rientra nella strategia generale di connessione con il nodo ‘Alta velocità’ di Roma, a vantaggio, non solo dell’Umbria, ma anche delle Marche e del reatino, quest’ultimo mediante interscambio presso il nodo di Terni e dunque rientra nella strategia di contrasto del rischio di ulteriore marginalizzazione rispetto alla rete ‘Alta velocità’ e figura nelle azioni di lungo periodo previste entro l’orizzonte temporale del Piano».

Nessuna minaccia Chianella non comprende pertanto «come un eventuale potenziamento della ferrovia ex-Fcu, annunciata nel piano industriale di Ferrovie dello Stato, che costituirebbe un’eventuale aggiunta di servizi per i cittadini umbri, possa rappresentare una minaccia per altri territori della stessa regione, dove il miglioramento dell’infrastruttura ferroviaria è da anni una delle priorità a cui lavora l’amministrazione regionale».

Corse regolari dal 9 ottobre L’assessore ha aggiunto, inoltre, che «le corse ferroviarie sulla rete Fcu riprenderanno in modo pressoché regolare a partire dalla giornata di domenica 9 ottobre. L’intenso e proficuo lavoro che abbiamo condotto insieme all’azienda unitamente alla positiva interlocuzione che abbiamo avuto con Ansf e Mit in questi giorni hanno permesso di risolvere, con soluzioni semplici e soprattutto affidabili, le criticità che avevano richiesto il temporaneo abbassamento a 50 chilometri orari del limite di velocità a seguito dell’entrata in vigore della norma nazionale».

Sicurezza e servizi «Come ho avuto modo di sottolineare ripetutamente non sono mai stati in discussione né la sicurezza della ferrovia né ovviamente quella dei servizi effettuati da Busitalia, poiché le dotazioni tecnologiche impiegate sull’infrastruttura e sul materiale rotabile, le stesse comunemente impiegate nelle ferrovie non interconnesse alla rete nazionale che operano sotto il controllo dell’ufficio speciale impianti fissi, rimangono identiche risultando altresì efficaci ed equivalenti a quelle indicate da Ansf grazie all’ulteriore previsione aggiuntiva del doppio agente in cabina per il controllo dei segnali e l’introduzione di nuove procedure per l’effettuazione degli incroci».

Valorizzare l’infrastruttura La Regione Umbria, ha concluso l’assessore, «è impegnata da tempo a valorizzare l’infrastruttura ferroviaria, strumentale al servizio di trasporto, tanto che ha già presentato un primo studio di fattibilità per ottenere finanziamenti tali da realizzare gli adeguamenti della rete agli standard nazionali di cui al D.Lgs 112/2015 oltre che interventi di risanamento ed ammodernamento dell’infrastruttura e della sede». L’adeguamento della rete agli standard nazionali «richiederà l’installazione del sistema di terra Scmt, l’adeguamento degli impianti di segnalamento ed interventi di protezione/eliminazione di passaggi a livello impegnando per detti interventi, da completare in circa 4 anni, le necessarie risorse per rendere la linea di 153 chilometri conforme agli standard nazionali».

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