Fondazione Carit Terni: «In 4 anni oltre 20 milioni per la città»

Il bilancio del 2019 giunge al culmine della consiliatura. Il presidente Carlini: «Grazie a tutti. Riproporrò la mia candidatura»

Condividi questo articolo su

«Il bilancio consuntivo costituisce un momento molto significativo nella gestione di una Fondazione di origine bancaria, in quanto non rappresenta soltanto un documento di rendicontazione contabile, ma è la sintesi del lavoro svolto in un anno solare a favore della comunità e del territorio dagli organi e dallo staff» che il presidente della fondazione Carit Luigi Carlini vivamente ringrazia. «In questo esercizio il bilancio assume un valore ancora più significativo, in quanto giunge al culmine di 4 anni di consigliatura, al termine di un mandato completo, svolto ed esercitato da un consiglio di amministrazione fortemente coeso su obiettivi e strategie istituzionali per il benessere sociale e culturale della collettività».

Luigi Carlini

L’amministrazione 2016-2019

«Nel corso degli ultimi 4 anni la Fondazione è cambiata profondamente – aggiunge il presidente – è cresciuta, si è rinnovata, si è aperta al territorio, sviluppando la propria autonomia gestionale, acquisendo maggiore consapevolezza dei propri mezzi e delle proprie potenzialità, allargando progressivamente la sfera di azione e assumendo importanti ruoli, complementari alla funzione erogativa, tutt’altro che secondari. Attività volte al sostegno di progetti di terzi attraverso i bandi, ma anche e soprattutto azioni proprie tese alla promozione di interventi selezionati in relazione alle caratteristiche dei bisogni da soddisfare. Nel periodo 2016-2019 la Fondazione ha erogato sul territorio 20 milioni e 600 mila euro tra bandi ed iniziative proprie. Quattro anni in cui ha accresciuto e consolidato anche il proprio patrimonio, portandolo da 196.344.044 a 208.698.319 euro. Il consiglio in questi 4 anni ha anche pensato a potenziare il fondo stabilizzazione, costituito con la funzione di garantire, in un’ottica pluriennale, una costante attività erogativa. Il fondo è passato da una consistenza di 6.074.106 euro del 2016 a oltre 10 milioni di euro nel 2019».

Ulrico Dragoni

Il consuntivo del 2019

Passando all’esame del consuntivo 2019, «a fronte di una situazione economico-finanziaria particolarmente complessa, seppure migliore rispetto al 2018, caratterizzata comunque dall’incertezza e dalla volatilità dei mercati, il bilancio 2019 traccia una performance positiva che ha portato la fondazione Carit a conseguire un avanzo di esercizio di 15,5 milioni di euro. Un risultato – spiega Carlini – eccezionale, che consentirà nel 2020 di erogare la somma di 11.358 euro nei sei settori di intervento, avendo comunque effettuato anche tutti gli accantonamenti previsti dalla normativa di riferimento e nella massima misura. Un importo che va ben oltre le previsioni effettuate nel documento programmatico (5 milioni di euro), approvato ad ottobre 2019, e ciò grazie ad una attenta e accurata politica degli investimenti finanziari condotta dall’area finanza della Fondazione coordinata dal vicepresidente Ulrico Dragoni. La redditività del patrimonio a fine anno 2019, mediamente investito nell’anno dalla Fondazione, valutato a valori correnti, è stata pari al 9,36%».

I fatti rilevanti accaduti nel 2019

Il piano terra di palazzo Montani Leoni, del quale la Fondazione è entrata in possesso alla fine del 2012, «è stato oggetto di un attento intervento di risanamento architettonico. I saloni, ammodernati e restaurati, sono oggi destinati ad attività convegnistiche, a mostre e concerti organizzati dall’Ente come iniziative proprie. Per la Fondazione aver dato un contributo alla realizzazione del Palasport a Terni si tratta di una iniziativa di rilevante importanza strategica e sociale. Si concretizza così la volontà di andare oltre le erogazioni mediante i bandi e le iniziative proprie, partecipando in proprio o in sussidiarietà alla realizzazione di ‘grandi opere’, indispensabili allo sviluppo del territorio. Il progetto ‘Centro della cultura e dell’arte’ prevede un utilizzo polifunzionale dell’immobile già sede della Banca d’Italia in Terni: un polo museale, un grande spazio sperimentale con una programmazione culturale multidisciplinare comprendente l’arte, il teatro, la danza, la musica, la moda, la grafica, il cinema. Si potranno ospitare mostre temporanee realizzate con il prestito di opere dei depositi museali italiani (Museo degli Uffizi, Musei Capitolini di Roma, Galleria d’Arte di Roma, ecc.). Il 10 e l’11 maggio 2019 si è svolta la conferenza dal titolo ‘La riqualificazione delle aree di crisi industriale complessa: una visione per il futuro. L’Umbria e il caso di Terni e Narni’ in collaborazione con Aspen institute Italia e Confindustria Umbria. Hanno partecipato i grandi leader del mondo economico, industriale, della cultura e della società, alla presenza di Francesco Profumo e Giulio Tremonti. L’iniziativa ha visto la pubblicazione di uno studio contenente approfondimenti e riflessioni sulle possibili politiche da attuare per un rilancio dell’economia regionale, con un focus particolare su Terni e Narni».

Risorse destinate all’attività istituzionale nel 2019

«Come stabilito nel documento programmatico annuale e nel programma pluriennale 2018-2020 la Fondazione ha deliberato nel corso del 2019, nei sei settori di intervento, complessivi 4.851.039,67 euro, di cui: 276.25o per ricerca scientifica e tecnologica; 1.113.312,10 per arte, attività e beni culturali; 500 mila per salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa;  902.713,33 per educazione, istruzione e formazione; 1.072.448,18 per volontariato, filantropia e beneficenza; 986.316,06 per sviluppo locale. Sono inoltre stati pubblicati 8 bandi: eventi musicali e teatrali; richieste generali di contributo; potenziamento eventi sportivi; welfare di comunità; lettori madre lingua per le scuole; visite guidate, viaggi d’istruzione e uscite didattiche; scuola accogliente; sostegno attività annuale delle associazioni senza fine di lucro ed enti ecclesiastici.

Le iniziative proprie

Umbria Jazz Spring è tornata a Terni con eventi concentrati sia nel cuore della città che presso il sito della Cascata delle Marmore dal 18 al 22 aprile 2019. Durante il periodo delle feste pasquali Terni ha ospitato il più corposo e articolato cartellone di Black Music a livello nazionale. Tradizionale concerto di Natale, che ogni anno si tiene in collaborazione con l’associazione Visioninmusica presso la chiesa di San Francesco di Terni. Il concerto del violinista Uto Ughi, accompagnato dall’orchestra de I Filarmonici di Roma, presso il Duomo di Terni in collaborazione con l’associazione ‘Omaggio all’Umbria’ di Foligno. Nel 2019 la Fondazione, per inaugurare i rinnovati locali a piano terra di palazzo Montani Leoni, ha organizzato la grande mostra Immaginaria. Logiche d’arte in Italia dal 1949, curata dal prof. Bruno Corà con la collaborazione della Fondazione A. Burri di Città di Castello. La mostra ha registrato oltre 5.000 presenze nel periodo dicembre 2019-marzo 2020. Infine l’acquisto opere collezione d’arte: Girolamo Troppa (Rocchette, Sabina 1630- after 1710 Roma), olio su tela raffigurante Giuditta che mostra la testa di Oloferne ai Betuliani acquistato da Sotheby’s a New York; Coenraet Roepel (La Haye, 1678-1748), dipinto su tela raffigurante Nature morte aux hortensias, roses, coquelicots, jacinthes, hellébores, oeillets, tagètes, liserons et anémones dans un vase sculpté, posé sur une table avec des raisins, des prunes, et de papillons aggiudicato da Sotheby’s a Parigi; Sebastian Vrancx (Anversa 1573-1647), due bellissime tele di scuola fiamminga raffiguranti l’Estate e l’Autunno acquistati da Christie’s a Londra

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli