Fondi per le periferie, Umbria attende ancora

Gentiloni ha firmato le convenzioni per la realizzazione dei 23 progetti classificati in posizione utile per accedere al primo stanziamento: Terni e Perugia aspettano

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Dopo la firma di Cagliari – il 18 febbraio, ndr. – lunedì mattina a palazzo Chigi, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha firmato le convenzioni per la realizzazione dei progetti di riqualificazione delle periferie con i sindaci di 23 enti locali classificati in posizione utile per accedere al primo stanziamento, per complessivi 500 milioni di euro. Al momento Terni – 33esima – e Perugia – 84esima – sono ancora in attesa.

Le convenzioni Lunedì mattina il presidente del Consiglio ha firmato le convenzioni con i sindaci delle città metropolitane di Bari, Firenze, Milano, Bologna e dei Comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana di Avellino, Lecce, Vicenza, Bergamo, Modena, Torino, Grosseto, Mantova, Brescia, Andria, Latina, Genova, Oristano, Napoli, Ascoli Piceno, Salerno, Messina, Prato, Roma.

Ulteriori risorse Nelle prossime settimane saranno rese disponibili le ulteriori risorse, già previste dalla ‘Legge di bilancio’, che ammontano nel complesso a 1 miliardo e 600 milioni di euro e potranno essere così finanziati, secondo l’impegno del precedente e dell’attuale Governo, anche tutti gli altri (96) progetti presentati (87 Comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana e 9 città metropolitane), per un totale, quindi, di 120 progetti finanziati e un importo complessivo di 2,1 miliardi di euro di finanziamento statale.

Terni L’ambito scelto per la localizzazione della proposta e dove si ritene siano presenti in forma significativa le criticità e problematiche indicate dal bando, è quello individuato nella fascia est, ovvero quella che ricomprende a partire da nord, l’area della stazione ferroviaria coincidente con il Pit, la zona ex Bosco-Camuzzi, il tessuto residenziale di Via Piemonte-Via Toscana-Sant’Agnese-Campofregoso, il parco Rosselli e la ex Circoscrizione, l’area Via Angeloni-Cairoli, l’area ex Gruber, il lungonera e lungoserra. Il territorio individuato, poi, è stato a sua volta suddiviso in sei settori specifici: ’Area delle nuove centralità’, driver di sviluppo urbano e di quartiere, individuata nell’ex Gruber; ‘Area delle nuove centralità’, driver di sviluppo urbano e territoriale, individuata negli ambiti Pit-ex Bosco, Camuzzi, Cmm; ‘Area della rigenerazione di centralità dismesse o da valorizzare’, driver di sviluppo di quartiere, individuata negli ambiti Parco Rosselli, ex Circoscrizione-Largo Cairoli; ‘Area della rigenerazione e rinnovamento tessuto urbano diffuso’, coincidente con l’intero ambito interessato dal progetto; ‘Area dell’innovazione sociale, economica e dei servizi di quartiere’, coincidente con l’intero ambito interessato; ‘Area dei piani, studi, finanza di progetto, partenariato, investimenti immateriali’, coincidente con l’intero ambito interessato.

Perugia Tra Fontivegge e Madonna Alta si prevede di investire per la riqualificazione delle aree verdi e dei percorsi ciclopedonali, l’installazione di nuovi impianti di videosorveglianza nei parchi, come al Chico Mendez e nelle strade cittadine, per la realizzazione di opere per irrigare le giardini e gli orti. In più c’è un progetto di recupero dell’edificio della scuola materna Pestalozzi e sulle fontane di piazza Vittorio Veneto, piazza del Bacio e Fonti di Veggio, la riqualificazione dell’area sportiva di Via Diaz e, infine, la diffusione del servizio wifi su tutta l’area. C’è poi il progetto europeo Life e il progetto di riqualificazione del percorso verde di Pian di Massiano nell’area del laghetto verde. Ancora, per la stazione, in programma un intervento nella zona compresa tra la stazione ferroviaria e il bus terminal del Minimetrò. Investimenti anche nella riqualificazione dell’area a parcheggio ex Metropark e il completamento della pavimentazione tra la stazione ferroviaria e l’edificio ex Scalo merci. Nuovi posti auto, circa 60, per chi deve andare alla stazione e nuove attività all’interno dell’ex scalo merci e ancora percorsi pedonali e giardini attrezzati. Altri investimenti saranno invece destinati a sviluppare la mobilità dolce nell’area che dalla stazione di Fontivegge arriva fino ai parchi urbani Chico Mendez e Vittime delle Foibe. Nuovo look anche per il sottopasso ferroviario tra via del Macello e la stazione ferroviaria.

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