di S.F.
Due esclusioni immediate per non aver effettuato il sopralluogo, due documentazioni complete e quattro ‘imperfette’, per le quali è stato attivato il soccorso istruttorio. Questo il risultato dell’apertura delle buste – gara Mepa – amministrative per l’affidamento della direzione dei lavori per la sesta fase del restauro della fontana di piazza Tacito, quella legata allo stacco e al successivo rifacimento dei mosaici: ci sono anche dei professionisti spagnoli, Santiago Hernandez Andreu ed Eduardo López-Jurado.
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Le ammissioni e le esclusioni
Gli unici ad avere la documentazione completa sono il Rti Carlo Amitrano (Corsale & Amitrano restauro e architettura, non nuovi a lavori per la fontana di piazza Tacito) con Roberto Cimmino e la Pro Rest srl, presentatosi come singolo operatore economico. Niente sopralluogo effettuato e dunque esclusione immediata – era un prerequisito fondamentale – per l’ingegnere Francesco Annunziata Viola e lo Studio architettura–servizi tecnici.
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I soccorsi istruttori, c’è un pizzico di Spagna
Per i restanti quattro ci sono dieci giorni di tempo per integrare la documentazione mancante. Si tratta dell’operatore economico singolo Enrico Fonti (architetto), il Rti formato dall’ingegnere Marianna Marconi, Laura Zamperoni e Valentina Sirchia (restauro beni culturali), l’operatore singolo Piero Maroni e la Rhl architettura. Curiosità su quest’ultima società che ha sede legale a Roma: al suo interno ha più di un professionista spagnolo. Il motivo è semplice: la società è stata fondata nei primi anni ’90 dagli architetti Andreu e López-Jurado.