Fora, passo indietro ma accanto a Bianconi

L’ex presidente di Confcooperative non correrà per la presidenza della Regione. «Con Bianconi nonostante tutto». Strali per Pd e M5s

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Se un giorno Andrea Fora dovesse entrare a far parte della squadra che guiderà la Regione Umbria – chissà, eventualità nel caso in cui dovesse vincere l’alleanza ‘civica’ orchestrata da Pd e M5s -, potrà mettere a disposizione tutte le sue qualità, che certamente avrà, prima fra tutte – per distacco – la pazienza. Perché dopo valzer, balletti, polke e mazurke sul suo nome, Andrea Fora è ancora lì o quasi. Spostato un passo indietro, e quindi non più candidato presidente da qualcuno, ma accanto a Vincenzo Bianconi. E per il centrosinistra, comunque la si guardi, è un segnale positivo. Ad annunciarlo è lo stesso ex presidente di Confcooperative Umbria che, via Facebook, si toglie pure qualche ‘sassolino’: verso il Pd ‘colpevole’ di non aver attuato un vero repulisti, e nei confronti del M5s per quel ‘veto’ che gli appare ancora oggi assurdo.

«C’è una priorità e io sto con Bianconi»

«Abbiamo lavorato a una squadra – scrive Fora -, abbiamo messo a punto il programma e avviato un grande cantiere civico, ottenendo il consenso di tante comunità e di alcuni partiti, tra cui il Partito Democratico. Ho abbandonato le attività di cui mi occupavo per potermi mettere al servizio di questo progetto e della mia regione. Le cose non sono andate come speravo. Avevo chiesto discontinuità e liste rinnovate al Pd: non ci sono state. Anzi, per tutta risposta è arrivato il veto del M5s alla mia candidatura come presidente. Devo dire che mi è sembrato onestamente incredibile che proprio quel movimento abbia chiesto, come scalpo per una alleanza, la testa dell’unico civico che aveva chiesto un cambiamento vero. Producendo sulla stampa e sulla testa degli umbri un balletto francamente imbarazzante per cercare un candidato che apparisse ‘più civico’ di me. Non lo nascondo: in questi giorni a tratti è stato persino complicato mantenere la lucidità, strattonato da una parte e dall’altra. Ho ricevuto tante offerte e incoraggiamenti di andare avanti anche da soli senza il Pd. So solo che a me hanno insegnato che la politica è occuparsi del bene comune. Che non è necessario stare per forza nelle istituzioni per fare politica, anche se ci sono posizioni dalle quali è più facile potere dare una mano in modo più attivo. C’è una cosa, però, che rimane ferma: ho sempre chiesto e lavorato per l’unità, per superare i protagonismi personali, per cercare di costruire un cantiere innovativo a servizio delle nostre comunità. Siamo stati travolti dalle dinamiche nazionali di un accordo Pd-M5s deciso a Roma, che si è concretizzato in Umbria a sei giorni dalla ufficializzazione delle liste. Non mi ero mai affacciato alla politica fino a qualche mese fa e confesso che lo spettacolo che mi ha travolto in alcuni momenti mi ha sdegnato. Senza fare l’anima bella, perché so che in politica è necessario anche scendere a compromessi, continuo a credere che i suoi veri propulsori siano passione e motivazione. Oggi il bisogno prioritario della nostra comunità regionale e dei nostri cittadini è quello di non cedere la nostra regione ad una forza sovranista, violenta e populista. A questo bisogno vanno anteposte tutte le nostre velleità personali. Per questo contribuirò, con i mezzi che ho e nonostante tutto, a questo obiettivo. Sostenendo con forza la candidatura di Vincenzo Bianconi, persona che stimo e che incoraggio. Vincenzo può fare bene. È un imprenditore ed amico ed io lo aiuterò e sarò al suo fianco. Gli ho anche consegnato il programma che abbiamo prodotto in questi mesi con il contributo delle tante professionalità locali e nazionali coinvolte. Ne farà l’uso migliore. Le persone passano, ma le idee rimangono. Lui non ha colpe per quello che è successo. E gli umbri neanche. Io, comunque vada, non smetterò di fare politica, come tanti che si impegnano ogni giorno sul territorio. Per quello che mi sarà possibile, mi farò portavoce delle tante istanze che da lì provengono presso coloro che si candideranno a governare questa splendida terra. Lo farò perché è quello che ho sempre fatto».

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