Frana Colle Obito: consegnati i lavori di messa in sicurezza

Terni – Incontro lunedì mattina fra i vertici dell’ospedale, sindaco, assessore, tecnici ed operai che hanno lavorato sullo smottamento

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Consegnati ufficialmente lunedì mattina i lavori per la messa in sicurezza della collina di Colle Obito, dopo lo smottamento del 6 gennaio scorso che ha interessato anche via Giandimartalo di Vitalone. L’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ ha organizzato un breve incontro a cui hanno preso parte gli operai che in queste settimane hanno portato avanti l’intervento, il sindaco di Terni Leonardo Latini, l’assessore ai lavori pubblici Benedetta Salvati, il direttore generale del ‘Santa Maria’ Pasquale Chiarelli e il direttore amministrativo Anna Rita Ianni. Presenti inoltre il responsabile dell’ufficio tecnico Gianluca Bandini, il rup Roberto Celin e Simone Monotti, coordinatore della sicurezza nel progetto e dell’esecuzione.

I lavori eseguiti e da eseguire

La strada sottostante la collina è stata già riaperta al traffico il 25 marzo scorso. «Il lavoro – spiega una nota dell’azienda ospedaliera – è stato messo in campo con l’obiettivo di ottenere un intervento che permettesse una struttura duratura a prevenzione anche di ulteriori frane o smottamenti. L’intervento nel suo complesso ha richiesto un importo di 402.396,47 euro, con una seconda fase dei lavori, ancora da attivare, per un valore di ulteriori 200 mila euro. Fondi già previsti dall’ospedale ‘Santa Maria’ nell’ambito di una intesa che coinvolge anche gli assessorati regionali competenti. L’obiettivo degli ulteriori lavori è quello di completare funzionalmente la zona a monte della barriera installata e ai lati della zona appena terminata, per rendere ancora più sicuro l’intero tratto di pendio».

I dettagli

«Dal punto di vista tecnico – spiegano dal ‘Santa Maria’ -, il lavoro effettuato ha previsto una chiodatura con più di 260 barre cave autoperforanti in acciaio di 32 millimetri di diametro e lunghezza da 5 a 8 metri. Sovrapposto poi un rivestimento geocomposito per circa 500 metri quadrati, ancorato alle barre tramite delle piastre di fissaggio e bloccate da un ulteriore reticolo di contenimento con cavi di acciaio da 12 millimetri di diametro (per 1.000 metri) e 16 millimetri di diametro (per 150 metri). A protezione della strada, per rendere sicuro il passaggio di pedoni e veicoli, è stata inoltre posizionata una rete paramassi di 3 metri di altezza per una lunghezza totale di 40 metri».

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