Il settore grafico era il suo lavoro, ma la montagna era il suo amore, la sua passione. Ed è proprio tra le montagne che Franck Migliorati – 53enne nato in Francia, ma da sempre residente a Città di Castello (Perugia) – che giovedì ha perso tragicamente la vita.
L’allarme
Franck, che era istruttore speleologo e nell’ambiente era considerato uno scalatore molto esperto, giovedì si trovava nella Balza della Penna a Piobbico, in provincia di Pesaro e Urbino, e stava eseguendo quella che chiamano la ‘chiodatura’, ovvero stava attrezzando un percorso con i chiodi per una nuova via di arrampicata. Nel pomeriggio, però, dopo diverse telefonate senza risposta, la fidanzata preoccupata che potesse essergli accaduto qualcosa ha chiesto aiuto alle conoscenze di Franck nel mondo dell’arrampicata. Precipitati in zona gli amici però, con il calare della sera, non sono riusciti a mettersi in contatto con lui né ad individuare lo scalatore ed hanno provveduto quindi a dare l’allarme e a far scattare le ricerche.
Le ricerche
Intorno alle 20.30 è stata attivata la macchina dei soccorsi con l’intervento della stazione alpino-speleologica di Pesaro e Urbino che ha affidato le ricerche ad una squadra di otto elementi. Sul posto, in supporto anche i vigili del fuoco e i carabinieri. Ma poco prima della mezzanotte due amici hanno trovato il corpo senza vita di Franck – precipitato da almeno venti di metri – alla base della parete che stava attrezzando. Dopo aver ricevuto il permesso del magistrato di turno, la salma è stata composta e trasportata a valle e messa a disposizione per gli accertamenti del caso, volti a ricostruire con precisione l’accaduto.
«Una tragedia senza spiegazioni»
Franck Migliorati era socio del Gruppo speleologico Valtiberino Cai di Sansepolcro e della sezione tifernate del Cai ed era per tutti era uno scalatore molto esperto, per questo la vicenda viene definita da chi lo conosceva «una tragedia senza spiegazioni». Tutte le ipotesi al momento sono plausibili, dal malore al cedimento improvviso della scarpata, fino alla drammatica fatalità e l’errore.
