Frecciarossa, novità per Terontola. Trenitalia chiarisce

Da giugno fermata sia all’andata che al ritorno. L’annuncio dell’assessore Melasecche: «Bene per i comuni del Trasimeno». La società: «Nulla di definito per l’Umbria»

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«A partire dal prossimo mese di giugno il Frecciarossa che collega Perugia a Milano e Torino effettuerà una fermata, sia all’andata che al ritorno, anche a Terontola. È una risposta alla giusta richiesta dei comuni del Trasimeno ed è voluta anche per aumentare gli utenti e migliorare il servizio». Ad annunciare la novità è l’assessore regionale ai trasporti Enrico Melasecche: «Chiesto un preventivo anche per Foligno e Assisi». Nel pomeriggio arriva la presa di posizione di Trenitalia.

L’aggiornamento

«Con l’ormai prossima ripresa – mette in evidenza Melasecche – della vita normale, dopo la serrata imposta dal coronavirus, siamo riusciti ad ottenere, sul fronte ferroviario, un primo significativo risultato per tutti i comuni che gravitano nell’area del Trasimeno ma anche per quelli, come Cortona, che si trovano nella fascia della Toscana confinante con l’Umbria. Una risposta puntuale ai sindaci dell’area del Lago che pochi mesi fa erano venuti a chiedermi di operare al meglio per ottenere questo risultato. La nuova fermata diventa realtà fin dal prossimo cambio di orario di giugno, strascichi della pandemia permettendo. Il mio intento però, nell’obiettivo del contenimento dei costi, è anche quello di ottenere una riduzione dell’onere per le casse regionali che fin dal 2018 hanno versato a Trenitalia 1,3 milioni l’anno per fare retrocedere quel treno da Arezzo a Perugia, con il contributo della Fondazione cassa di risparmio di Perugia che contribuisce generosamente con 330 mila euro l’anno. Su questo fronte è però aperta una partita delicata a causa di un contratto voluto fortemente dagli amministratori dell’epoca che contiene clausole che rendono il computo finale per la Regione ulteriormente oneroso. Per cui ho ritenuto doveroso ridiscuterne il costo».

L’esborso e i problemi

Si passa al fattore economico: «Il piano economico finanziario del 2018 prevedeva 30 viaggiatori che salivano a Perugia ogni giorno in andata e ritorno. Considerato che quel numero è oggi almeno triplicato c’era da aspettarsi uno sconto proporzionato. Viceversa il rendiconto pervenuto da pochi giorni, a due anni di distanza, prevede un ulteriore esborso di circa 500 mila euro per il 2018, 300 mila circa per il 2019 e probabilmente altrettanto per l’anno in corso. Insomma una sorpresa alquanto spiacevole che fa emergere, con ritardo, come quel contratto sia stato firmato senza valutarne bene le conseguenze nel tempo. Mi auguro che l’incontro che ha annunciato la presidente Tesei con i vertici delle Ferrovie possa appianare questo e molti altri problemi che sono sul tappeto. Abbiamo comunque richiesto un contributo anche alla Regione Toscana, visto che la stazione di Terontola, pur servendo vari comuni umbri, si trova in quella regione e la nuova fermata è richiesta a gran voce anche da quei territori».

Foligno e Assisi

Tirate in ballo anche altri comuni: «Per quanto riguarda – chiude Melasecche – una più estesa fruizione del Frecciarossa ho chiesto di valutare a Trenitalia anche l’ipotesi di retrocederlo fino a Foligno in modo da poterlo fermare anche ad Assisi. Sono in attesa delle risposte relative agli orari ed ai costi per valutare con i due sindaci se l’ipotesi è da prendere in considerazione o meno, tenendo peraltro conto che Rfi è già impegnata ad investire 54 milioni per velocizzare con nuove opere la tratta Foligno-Terontola per ridurre i tempi di percorrenza di circa 25 minuti. Ed anche su questo versante sto sollecitando l’apertura dei relativi cantieri assicurando da parte della Regione e dei comuni interessati alle stazioni intermedie la massima disponibilità e collaborazione nel ridurre i tempi per le relative pratiche autorizzative».

La soddisfazione di Chiodini e Proietti

«Terontola sia da sempre una porta naturale di accesso all’Umbria. Bene la decisione della Regione che ottiene vantaggi economici e una migliore capacità di accesso all’alta velocità per i suoi cittadini e per i turisti. Fondamentale il pressing fatto nel tempo dal Comune di Cortona», il commento del sindaco di Magione e presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno. A stretto giro arriva anche il commento del sindaco di Assisi, Stefania Proietti: «In questo momento così particolare e delicato per la nostra città, con un’economia che sta vivendo una crisi senza precedenti, la possibilità che l’Alta Velocità possa arrivare ad Assisi è un primo passo che sostiene il cammino verso la ripresa e accoglie, sperando che si concretizzi, la richiesta avanzata dal consiglio comunale nel 2018. Ringrazio l’assessore regionale ai trasporti Enrico Melasecche per l’impegno e da parte dell’amministrazione assicura la massima disponibilità a risolvere qualsiasi tipo di problematica di competenza comunale».

Raffaele Nevi: «Nessun cittadino di serie B»

«Sulla politica dei trasporti e sul collegamento all’alta velocità – scrive il deputato ternano di Forza Italia, Raffaele Nevi – ho lavorato duramente in Regione e poi da parlamentare per fare in modo che accanto al giusto collegamento di Perugia ci fosse un collegamento veloce con l’alta velocità per l’Umbria sud. Abbiamo sentito proposte per Chiusi, oggi leggo di proposte su Terontola e su Foligno e mi va bene tutto ma non capisco perché si sia abbandonata l’idea di un collegamento con Orte a cui Trenitalia aveva aperto, salvo l’accordo con le Regioni Lazio e Umbria, che sarebbe perfetto per servire la provincia di Terni e non solo. Spero che il governo regionale non faccia gli stessi errori che ha fatto la sinistra. L’Umbria sud ha bisogno di attenzione e non possiamo permetterci che qualcuno si senta cittadino di serie B».

Trenitalia: «Non è stato definito nulla»

Nel pomeriggio si muove in via ufficiale la società: «In merito alle notizie su nuove fermate delle Frecce in Umbria, Trenitalia chiarisce che nulla è stato ancora definito e che è allo studio la rivisitazione dell’intera offerta commerciale per tenere conto dell’effettiva ripresa degli spostamenti nelle fasi successive all’emergenza sanitaria e delle nuove esigenze di spostamento delle persone. Nuovi collegamenti o nuove fermate saranno valutati in base ad approfondite analisi di mercato svolte periodicamente da Trenitalia, per verificarne l’interesse sul piano commerciale. Le Frecce di Trenitalia, infatti, sono treni a mercato in un sistema di concorrenza con un altro operatore. Nel caso del collegamento con Frecciarossa da e per Perugia, i costi sono in parte sostenuti dall’azienda che – doverosamente e responsabilmente – deve garantirne la sostenibilità commerciale».

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