Ora sì, non è più possibile sbagliare. La Ternana Futsal, con fischio d’inizio alle 20.30, torna a giocare al palazzetto di Fiano Romano contro la Lazio: c’è gara3, l’ultima, della finale scudetto. Dopo l’impresa di gara1 e l’affondo biancoceleste di lunedì, sarà la ‘bella’ a stabilire la squadra tricolore 2014-2015. Diretta su umbriaOn.
Cambio radicale Servirà tutt’altra marcia alle ‘Ferelle’ di Marco Shindler per avere chance di successo nel palazzetto laziale, violato solo una volta – dal Montesilvano, 3-4 nel girone B quest’anno – negli ultimi due anni. Una Ternana che ha già dimostrato di poter fronteggiare con efficacia, fisicamente e tecnicamente, le biancocelesti di Petricca, seppur in territorio amico. 80 i biglietti a disposizione dei supporter rossoverdi: saranno consegnati sul posto fino all’esaurimento dei posti, apertura dei cancelli fissato per le 18.30.
SHINDLER DOPO GARA2: «ABBIAMO SBAGLIATO»
Luciléia e appoggio rossoverde Non sarà del match la numero 10 biancoceleste e vincitrice (miglior calcettista del mondo) dell‘Agla Futsal Awards Best Woman Player of the World’ nel gennaio 2014, Luciléia, infortunatasi al ginocchio in gara2 nei primi minuti del match. Con un comunicato ufficiale la Ternana «con il suo presidente, la dirigenza, la rosa e i propri tifosi, augura un pronto rientro alla giocatrice; sapendo ciò che si prova in questi momenti e nella grande stima del proprio avversario in campo, la famiglia rossoverde spera di ritrovare al più presto la pluridecorata giocatrice da avversaria già da mercoledì. Forza Lù, rappresenti anche noi».
Multa di mille euro per entrambe le società dopo la sfida di lunedì. Per la Lazio «perché propri sostenitori nel corso dell’incontro rivolgevano frasi ingiuriose e minacciose nei confronti degli arbitri. In alcune circostanze venivano lanciati sputi contro il secondo arbitro, che veniva attinto». Rossoverdi sanzionati perché «un proprio dirigente in corso di squalifica a tutto il 30/08/2018, prima dell’inizio della gara, sostava indebitamente all’interno degli spogliatoi e, al termine della stessa, penetrava sul terreno di gioco tenendo un comportamento gravemente irriguardoso nei confronti dei commissari di campo».