Futsal, Ternana: nuova multa per la società

Il giudice sportivo Renato Giuffrida ha punito il comportamento dei tifosi durante la sfida al Breganze: «Copioso lancio di sputi»

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Ci risiamo. La società aveva ‘annusato’ il pericolo multa, lanciando duri comunicati contro la direzione arbitrale, e così è stato: per la Ternana Calcio Femminile prima multa della stagione a causa del comportamento dei tifosi durante la sfida al Breganze. Prosegue lo scontro tra la società rossoverde e la divisione calcio a cinque.

L'arbitro nel mirino rossoverde, Giovannangeli

L’arbitro nel mirino rossoverde, Giovannangeli (foto Luca Pagliaricci – Ternana Femminile)

Sputi e minacce Nel dispositivo del giudice sportivo Renato Giuffrida si legge che la Ternana è stata multata di 1500 euro – con tanto di diffida – «perché propri sostenitori nel corso dell’incontro rivolgevano agli arbitri reiterate ingiurie e minacce. Particolare accanimento veniva rivolto al secondo arbitro, attinto in più riprese da copioso lancio di sputi, tali da costringere il direttore di gara a sospendere per ben due volte l’incontro e ad invitare il dirigente – Andrea Fogliani, ndr – della società ad attivarsi presso i sostenitori affinché cessassero suddette intemperanze».

L’avvicinamento «Ciò nonostante, fino – si conclude il dispositivo – al termine dell’incontro continuavano le ingiurie e le minacce nei confronti del secondo arbitro, il quale a fine gara veniva avvicinato da persona non identificata, ma qualificatosi come presidente della Società, che gli rivolgeva frasi gravemente irriguardose». Nella scorsa stagione la Ternana – nella vecchia denominazione – aveva ricevuto pesanti squalifiche e multe per le gare con l’Isolotto Firenze e le Lupe: da lì si scatenò una lunga ‘querelle’, tuttora attiva, con la divisione. Proprio mercoledì la società rossoverde ha elencato, tramite una nota sul portale ufficiale, tutti gli atti che andrebbero a comporre il puzzle di una vera e propria persecuzione arbitrale.

Damiano Basile, dg Ternana calcio femminile

Damiano Basile, dg Ternana calcio femminile

Damiano Basile nell’immediato post-gara aveva parlato aveva manifestato tutta la propria rabbia: «Si vengono – le parole del dg – a chiedere voti, si tira per la giacchetta le società, le si munge e poi non le si tutelano mai. Se il buongiorno si vede dal mattino ha ragione mio padre, è meglio chiudere tutto. Adesso ripartirà la giostra delle multe quando ancora il responsabile degli arbitri Marconi da un anno non incontra o ascolta le società. Si può andare avanti così? Siamo la piazza più importante d’Italia per numero di tifosi, longevità e futuro eppure veniamo danneggiati sistematicamente fin dalla prima giornata. Giovannangeli è un arbitro modesto che già in passato aveva commesso imbarazzanti errori, poi vedere il suo secondo Ricci che provoca il pubblico dicendo di non riprendere la gara per qualche comprensibile protesta del pubblico è stato triste oltre che pericoloso. Quando verrà fermata questa gente? Adesso penseremo in settimana a contattare di nuovo Marconi e la Divisione che deve capire come tutelare le società, se no è meglio che si facciano da parte. La Ternana Femminile non è mai stata tutelata. Certi arbitri sono pericolosi nei palazzetti, non sanno gestire le partite e si rischiano grossi problemi di ordine pubblico. Ricci – l’altro arbitro, ndr – di Viterbo è uno di questi. Adesso Marconi o chi per lui deve darci udienza visto che è un anno che aspettiamo, oppure deve risolvere la situazione a meno che non voglia falsare il campionato. Siamo pronti a tutto per mettere fine a questa barzelletta». Si va avanti tra multe e richieste di chiarimento.

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