Gioco d’azzardo: «Legge non attuata»

Regione Umbria, è la relazione approvata dal comitato per il monitoraggio e la vigilanza in merito al contrasto alla ludopatia

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«Mancata attuazione delle legge sul contrasto alla ludopatia» in merito alle norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d’azzardo patologico. Questa la relazione approvata a maggioranza dal comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull’amministrazione regionale, presieduto da Raffaele Nevi di Forza Italia. La relazione sarà ora trasmessa all’aula per la presa d’atto.

Raffaele Nevi

Raffaele Nevi

I voti Il documento ha ottenuto i consensi di Nevi e Sergio De Vincenzi (Ricci presidente), mentre si è astenuta Carla Casciari del Pd: «L’applicazione della legge ha risentito del passaggio dalla IX alla X legislatura regionale e anche del cambio di assessore. Sono state comunque avviate alcune importanti misure di contrasto alla ludopatia», la spiegazione della vice presidente del comitato sulla sua decisione. Fanno parte del comitato anche i consiglieri Pd Eros Brega e Gianfranco Chiacchieroni.

La non attuazione Nell’illustrare la relazione Nevi ha spiegato che «dalla verifica effettuata  emerge che la legge regionale non è stata attuata. In particolare, non vi sono risultanze in merito alla rilevazione della presenza degli apparecchi da gioco sul territorio regionale, un’attività definita come propedeutica, sia all’attuazione di altri interventi, sia come punto di partenza per una successiva attività di valutazione sugli effetti della legge regionale. Non è stata, predisposta e inviata all’assemblea legislativa nemmeno la prima relazione in risposta alla clausola valutativa sullo stato di attuazione della legge, che avrebbe dovuto essere trasmessa dalla giunta regionale entro il 30 settembre 2015. Per quanto concerne – ha proseguito Nevi – la riduzione dell’aliquota Irap a favore degli esercizi pubblici che decidono di richiedere il marchio ‘No slot’ “la giunta regionale non ha provveduto ad adottare gli atti con cui vengono definite le modalità di applicazione dell’intervento (mentre è stata presentata una proposta di modifica legislativa, attualmente all’esame della Terza Commissione permanente, che fa slittare i termini del periodo di sperimentazione al triennio 2017-2019)».

Carla Casciari

Carla Casciari

Forti ritardi La relazione indica inoltre che la «giunta regionale ha provveduto soltanto a mettere in campo alcune attività di carattere preliminare, che riguardano l’istituzione del gruppo di lavoro che ha definito il Piano operativo per la prevenzione, il contrasto e la cura del gioco d’azzardo patologico, adottato nell’ottobre 2015. Lo strumento indicato dovrebbe rappresentare il punto di partenza per l’attuazione degli adempimenti a carico della giunta, la sua adozione è avvenuta con forte ritardo rispetto all’intero impianto della legge regionale e non rientra tra le attività previste dalla legge ’21/2014′. Infine il servizio di ‘Numero verde regionale’ risulta attivato a partire dal 1 marzo 2016, tuttavia la prevista campagna informativa non risulta ancora avviata e la comunicazione istituzionale è avvenuta soltanto tramite un comunicato stampa. E non è stato ancora firmato il Protocollo di intesa tra Regione Umbria, Anci, Corecom, Forze dell’ordine, Prefetture di Perugia e Terni, Amministrazione dei Monopoli di Stato, Fondazione Umbra contro l’usura, mirante alla prevenzione e al contrasto del gioco d’azzardo patologico e illegale».

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