Gubbio è in festa. Domenica 15 maggio, dopo due anni di stop causa Covid, è tornata la ‘Festa dei Ceri’. Il popolo eugubino è tornato a celebrare il santo patrono Ubaldo all’alba con la tradizionale sveglia dei tamburini.
Le celebrazioni
Nella tarda mattina è avvenuta l’Alzata: i Ceri ‘incavijati’ sulla barella sono stati sollevati in posizione verticale e sono seguite tre girate intorno al pennone della piazza. Nel pomeriggio, alle 16.45, è programmata la processione con la reliquia e la statua di Sant’Ubaldo dalla Cattedrale fino alla chiesa dei Neri. Poco prima delle 18, invece, è attesa l’Alzatella e la prima sosta in cima alla Callata dei Neri per aspettare la processione e la benedizione del vescovo Luciano Paolucci Bedini. Subito dopo partirà la Corsa dalla chiesa dei neri a palazzo Ferranti (primo tratto), da palazzo Ferranti al palazzo dei Consoli (secondo tratto) e da palazzo Consoli a Porte Sant’Ubaldo (terzo tratto).
Il bilancio ‘sanitario’
Nella serata di domenica la Usl Umbria 1 ha diffuso il bollettino medico relativo a festa e corsa: «In occasione della Festa dei Ceri di Gubbio – si legge – è stato allestito un Pma (punto medico avanzato) nei pressi di piazza Grande, a palazzo Pretorio. Dopo l’alzata si sono registrate: 14 lipotimie (mancamenti per l’alterazione dell’equilibrio pressorio, ndR), 5 traumi minori, 11 ferite suturate, 2 dolori toracici di cui 1 è stato ricoverato all’ospedale di Branca, 4 dolori addominali, 11 attacchi di panico, 1 iperglicemia. Dopo la corsa – prosegue la Usl1 – sono stati registrati 4 lipotimie, 5 traumi (di cui 2 trasferiti in ospedale), 2 ferite suturate, 1 dolore toracico con ricovero, 1 stato ubriachezza, 1 crisi di panico, 1 vertigine. Alcue persone si sono recate con mezzi propri al promto soccorso e le situaziomi sono ancora in corso di valutazione».