Green pass, obbligo esteso dal 6 agosto: ecco dove servirà

Conferenza per il premier Draghi e il ministro Speranza: «Non è un arbitrio, ma condizione per tenere aperte le attività. Invito a non vaccinarsi è invito a morire»

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Conferenza stampa nel tardo pomeriggio di giovedì per il premier Mario Draghi dopo l’approvazione del decreto legge sul Green pass (inoculamento di almeno una dose di vaccino, test molecolare con validita per 48 ore o guarigione dall’infezione) in vigore dal 6 agosto per la popolazione over 12: «L’economia si sta riprendendo e la variante Delta è minacciosa perché si espande rapidamente, molto più di altre. Abbiamo imparato che senza reagire subito la realtà di altri Paesi si presenta da noi con intervallo ravvicinato», ha esordito in premessa. Con lui il ministro alla Salute Roberto Speranza e il ministro alla Giustizia Marta Cartabia.

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«Non è un arbitrio». L’invito

«I provvedimenti introducono – ha aggiunto Draghi in avvio – l’utilizzo del green pass su base estensiva. Circa 2/3 degli italiani over 12 ha ricevuto almeno una dose e oltre la metà ha completato il ciclo vaccinale, la situazione è in miglioramento. Invito tutti gli italiani a vaccinarsi e a farlo subito. La certificazione verde non è un arbitrio, è una condizione per tenere aperte le attività economiche e nella definizione dei parametri la scelta era tra procedere normalmente con molte regioni in ‘giallo’ oppure introdurre il green pass e cambiare i parametri. Questa è una misura che dà serenità e non la toglie. L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire», la risposta ad un cronista in merito alle esternazioni del leader della Lega Matteo Salvini. «C’è accordo nel governo per risarcire le discoteche, resteranno chiuse».

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Poi è intervenuto il ministro Speranza per i dettagli: «Tre questioni fondamentali. La proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre. Il cambio di parametri per il cambio di fasce: quello prevalente era l’Rt e ultimamente quello decisivo è stato riconosciuto nell’incidenza. Ora, in accordo con le Regioni, il prevalente diventa il tasso di ospedalizzazione: chi è in area ‘bianca’ passerà in ‘giallo’ soltanto quando il tasso delle terapie intensive supererà il 10% e contemporaneamente l’occupazione dell’area medica andrà oltre il 15%; in ‘arancione’ con 20% e 30%, in ‘rosso’ con 30% e 40%». Il terzo ambito è «l’estensione del Green pass, in poche settimane sono stati oltre 40 milioni i certificati verdi scaricati. Ora è esteso anche ai servizi di ristorazione per il consumo al tavolo al chiuso (nessun obbligo per quelli all’aperto), gli spettacoli aperti al pubblico, gli eventi sportivi, piscine, musei e luoghi di cultura, palestre, centri benessere, congressi, sagre, convegni, centri termali, parchi tematici, centri sociali e ricreativi, sale gioco, casinò, bingo e procedure concorsuali. Vogliamo dare un messaggio positivo per evitare nuove chiusure generali con la crescita del contagio. Ora c’è lo strumento fondamentale della vaccinazione». Basterà una dose.

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Fuori dal decreto scuola, trasporti e lavoro

C’è chi ha chiesto del mancato obbligo vaccinale per gli insegnanti: «Il decreto è già molto complicato per abbracciare tutti i problemi che ci sono per il Covid. Sono rimaste fuori tre aree: la scuola, i trasporti e il lavoro, verranno affrontati dalla settimana prossima. Richiedono altre misure e provvedimenti specifici», la replica di Draghi. «Faremo ogni sforzo per assicurare una riapertura in presenza per le scuole. Vogliamo la più alta percentuale possibile in ambito scolastico: siamo all’85%, dato significativo, c’è un 15% da recuperare». Focus sul lavoro: «Questione complessa e da discutere anche con i sindacati».

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