Numerose interruzioni di corrente non giustificate né dal conducente né tantomeno dall’attività del mezzo. Un elemento che ha fatto scattare i dubbi della polizia Stradale di Riccione che, lunedì, ha fermato all’altezza del casello autostradale di Rimini nord un autoarticolato con a bordo un 27enne di Gubbio: in effetti qualcosa di anomalo c’era, vale a dire la manomissione del cronotachigrafo digitale di bordo. Per lui ritiro della patente e violazione che prevede un esborso da 1.736 euro, più il sequestro del dispositivo e una multa alla società proprietaria del veicolo.
Il problema
Gli agenti non ci hanno messo molto a capire cosa non andasse. La verifica ha consentito di scoprire all’interno dell’abitacolo di guida un dispositivo a pulsante ‘mascherato’ come arredo. Era altro: l’attivazione inibiva il funzionamento del cronotachigrafo e, in questo modo, permetteva di eludere il controllo. Risultato? Periodi di guida superiori rispetto a ciò che prevede la normativa, con riferimento ai tempi di riposo. La notizia è riportata dai media locali.