Il Covid-19 cambia la vita anche in Ast

Dagli ingressi/uscite al lavoro, dalle pause all’igiene degli spazi, anche quelli ridotti. Tutte le misure applicate e monitorate dalla Usl

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Da mercoledì mattina tutti i reparti di Ast hanno ripreso l’attività in conformità con gli ordini di aprile. Dopo le polemiche che hanno accompagnato la prima parziale ripartenza di lunedì, mercoledì le misure di sicurezza e prevenzione messe in atto dall’azienda contro il virus sembrano garantire a tutti i lavoratori la possibilità di operare in conformità con gli standard di sicurezza attualmente disponibili.

TUTTO SU AST – UMBRIAON

Le misure in essere

Oggi in acciaieria si seguono regole comportamentali e misure di sicurezza che integrano quelle indicazioni fondamentali (come lavarsi le mani, tenersi almeno a un metro e mezzo di distanza, il divieto di trasferte e riunioni esterne e interne con più di tre persone presenti, smart working per gli impegati, etc.) intraprese da Ast fin dall’inizio dell’emergenza Covid-19. Si tratta di misure precise, definite in conformità con tutti i documenti ufficiali vigenti in materia, ovvero i Dpcm emessi dal Governo, le indicazioni provenienti dalla Usl Umbria 3 e dall’Istituto superiore di sanità, i protocolli siglati dal Governo con le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali a livello nazionale e gli accordi siglati da azienda e rappresentanti sindacali a livello locale, così come le disposizioni della capogruppo Thyssenkrupp.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Come si entra/esce

Partiamo dall’ingresso in fabbrica: per entrare e uscire dallo stabilimento sono stati disabilitati i tornelli e abilitati specifici dispositivi per registrare l’orario di ingresso e di uscita semplicemente avvicinando il badge senza utilizzare le dita. Questo accade presso la portineria Serra, portineria PIX, portineria Centrale, Centro di Finitura e Tubificio: le uniche autorizzate all’ingresso e all’uscita dei dipendenti e dotate di videocamere che rilevano la temperatura corporea.

Dpi e sanificazione

Inizia così il turno di lavoro: il capoturno riceve una scatola con i dispositivi di sicurezza da distribuire agli operatori. Si lavora in un ambiente sanificato perché le regolari operazioni di pulizia dei locali aziendali da parte di ditte specializzate sono state intensificate per prevenire la diffusione del contagio. Per questo, in numerosi locali di uso comune, ma anche nei pulpiti, nelle cabine carroponti e le cabine locomotori, sono presenti dispenser, erogatori portatili di disinfettanti e appositi kit di pulizia che i dipendenti devono utilizzare per una periodica pulizia e sanificazione del proprio posto di lavoro.

‘Contatti’ ridotti al minimo

Misure straordinarie di sanificazione sono previste per pulpiti, sale ristoro, locali di uso comune, servizi igienici e spogliatoi, il cui utilizzo è permesso, seguendo regole di comportamento precise e attente, solo in caso di attività particolarmente imbrattanti. Per evitare il contatto con le superfici comuni, l’azienda ha preparato un kit di penne che saranno distribuite singolarmente a ogni operatore e che serviranno per premere i bottoni di avvio dei macchinari, evitando così di doverli toccare con le mani. Alcuni telefoni adesso hanno l’avvio automatico del vivavoce per evitare il contatto con le cornette.

Pasti e pause

Anche il momento della pausa pranzo è cambiato per evitare il rischio di assembramenti: il servizio mensa è sospeso ormai da fine febbraio ed è stato sostituito con la distribuzione dei cestini che avviene in larghi spazi all’aperto. Nelle aree ristoro è necessario mantenere il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro e mezzo e alternarsi con i colleghi per limitare l’affollamento. Stessa ragione per cui il servizio di distribuzione automatica di bevande e snack è sospeso.

Quando le distanze non ci sono

Chi ha la necessità di spostarsi all’interno dello stabilimento deve sanificare volante, cambio e maniglia di apertura dello sportello del mezzo aziendale utilizzato. Si può salire uno alla volta, se fosse necessario essere in due, entrambe le persone devono indossare le mascherine di protezione delle vie respiratorie (FFP2 o FFP3) e gli occhiali protettivi. Lo stesso vale per tutte quelle attività dove non è possibile garantire il mantenimento della distanza di sicurezza tra colleghi, come ad esempio manutenzioni o movimentazione manuale di carichi da fare almeno in due.

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