Il premier Mario Draghi si dimette. Mattarella respinge

Crisi governo: «La maggioranza di unità nazionale non c’è più». Lo ha detto in occasione del consiglio dei ministri. Mercoledì riferirà alle Camere

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«La maggioranza di unità nazionale non c’è più». Mario Draghi annuncia le dimissioni spiegandole in questo modo, per ora: il premier ha preso atto della situazione venutasi a creare – l’odierno non voto di fiducia al Senato del M5S sul Dl Aiuti, a far scatenare il caos politico è soprattutto il futuro termovalorizzatore di Roma – ed in consiglio dei ministri ha reso nota la sua volontà. Mercoledì riferirà alle Camere. Tutt’altro che da escludere un possibile nuovo incarico con ‘formazione’ diversa. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella le ha respinte. Di seguito la comunicazione riportata dalle testate nazionali.

«Buonasera a tutti, Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo. In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente. Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani. Grazie».

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