Ancora un ingresso da antichi fasti Ternana per il Terni Football Club. Il ruolo di direttore tecnico è stato affidato all’ex Fera Fabrizio Fabris, 53enne professore di scienze motorie e con 342 partite tra i professionisti alle spalle. Di recente è stato responsabile della scuola calcio dei rossoverdi sotto la presidenza di Stefano Bandecchi.
Terni Footall Club, c’è una nuova società sportiva dilettantistica
Il compito
«Ho accettato – spiega Fabris – la proposta del Terni Football Club perché conosco l’ambizione e la professionalità delle figure societarie. Da Fabrizio Raggi, passando ad Antonio Cardona e Romeo Papini. Quest’ultimi – racconta Fabrizio Fabris – li ho visti crescere nel settore giovanile della Ternana, hanno iniziato ad affacciarsi alla prima squadra negli ultimi anni della mia carriera da calciatore. Di loro ho sempre apprezzato professionalità, abnegazione e voglia di migliorarsi. Qualità che ho ritrovato in loro anche adesso che ricoprono ruoli dirigenziali del Terni Football Club caratterizzandone il progetto. Questa è stata la prima società dilettantistica della città che mi ha avvicinato proponendomi qualcosa parlando di calcio. Ho capito che c’è voglia di fare bene e di alzare l’asticella ma soprattutto l’intenzione di fare qualcosa di molto professionale nel mondo dei dilettanti. Per quanto riguarda – aggiunge – i miei compiti mi occuperò di tutto quello che riguarda la metodologia di lavoro degli staff tecnici di tutte le squadre, dai più piccoli fino alla juniores. Potrò contare sull’assistenza di Romano Tozzi Borsoi e Daniele Scatolini che avranno comunque precise aree di competenza. Abbiamo già consegnato a tutti gli allenatori la metodologia di lavoro. Ma sarà anche compito nostro indicare alle famiglie dei ragazzi il modo migliore per alimentarli garantendone così una crescita sana e funzionale all’attività sportiva. Il settore giovanile è uno spaccato fondamentale di qualsiasi società: ha bisogno di regole certe perché si occupa della crescita fisica – chiude – e dei giovani, del loro rapporto con i compagni di squadra e con la società che li circonda. Noi faremo di tutto per indicarle con chiarezza e ovviamente farle rispettare perché, le esperienze che abbiamo maturato in tanti anni di attività sportiva a livello professionistico ci fa sentire su di noi questa grande responsabilità».