La questura di Perugia ha concluso un’articolata attività investigativa che ha portato all’esecuzione di tre misure cautelari nei confronti di P.P., 37enne albanese ringracciato a Terni, e di due italiani di 47 e 44 anni.
‘Overtime’ L’operazione – denominata ‘Overtime’ – è stata condotta dalla squadra Mobile di Perugia, guidata da Virgilio Russo, e dal commissariato di Foligno, diretto da Bruno Antonini, in collaborazione con ‘Homeland security investigations’ del dipartimento della sicurezza interna degli Usa. L’operazione, coordinata dal procuratore capo De Ficchy («ha dato un supporto straordinario agli investigatori», ha detto il questre Giuseppe Bisogno) è stata illustrata venerdì mattina.
Le segnalazioni Erano state le autorità americane a segnalare l’anomala presenza di cittadini albanesi che sbarcavano negli Usa con passaporti italiani. Le successive indagini hanno condotto ad un’agenzia viaggi folignate dove si falsificavano i passaporti per ottenere l’illecita esenzione dal visto. Il ‘sistema’ funzionava così: il cittadino albanese trovava i passaporti falsi mentre i due italiani – titolari dell’agenzia folignate – organizzavano il viaggio.
«Sodalizio criminale» La questura di Perugia lo definisce un vero e proprio «sodalizio criminale» che, a partire dal 2013, aveva consentito a decine di cittadini albanesi di entrare illecitamente negli Stati Uniti d’America a fronte del pagamento di migliaia di euro per l’espletamento della ‘pratica’.
Passaporti ‘costosi’ Le indagini sono state condotte anche con supporti informatici. Tutto riconduceva ad un indirizzo Ip che era riferito all’agenzia di viaggi ed è stato verificato che sono immigrati negli Usa circa 40 albanesi che per ciascun passaporto, sborsavano fino a 20 mila euro.
Stoppati in Canada In alcuni casi i passaporti erano rubati e il 37enne albanese era il collettore di questi furti. In altri casi si trattava di passaporti clonati. Quando le indagini sono diventate ‘stringenti’, alcuni degli immigrati albanesi hanno provato ad entrare anche in Canada. Senza successo.
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