Impianti geotermici, imprese dicono «sì»

Nove aziende fra Terni e Viterbo: «Sviluppo economico e posti di lavoro con la centrale di Castel Giorgio»

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In merito al progetto di realizzazione della centrale geotermica ‘pilota’ di Castel Giorgio, che avrebbe potuto vedere l’apertura di un cantiere in queste settimane, e in merito al relativo ricorso al Tar Lazio dei sindaci del territorio e della Provincia di Viterbo, nove imprese della provincia di Viterbo e Terni, esprimono la loro «massima solidarietà nei confronti del progetto».

Nuovi posti di lavoro «La posizione dei Comuni che hanno presentato ricorso – scrivono in una nota – non rispecchia la completa e totale volontà di tutti i cittadini. A patto che vengano rispettate e salvaguardate le peculiarità ambientali e naturalistiche del territorio, per altro tenute in grandissima considerazione dallo stesso progetto e dalle finalità dello stesso, la nostra preoccupazione è quella di non vedere sfumata l’opportunità della creazione di nuovi posti di lavoro, sia dirette che indirette». Per le imprese «è importante che, con la realizzazione di questo progetto, vi sia anche la possibilità di ottenere considerevoli risparmi rispetto alle problematiche energetiche che, oggi come oggi, in una zona depressa come la nostra, finiscono con l’incidere ancor più pesantemente».

Errori di valutazione «Hanno sbagliato i comuni firmatari a presentare ricorso al Tar. Hanno sbagliato perché il progetto non modifica assolutamente lo stato attuale del contesto ambientale del nostro territorio anzi, caso mai ci consente di poter attingere a tutta una serie di risorse economiche per poterlo sempre meglio curare. Hanno sbagliato perché in alternativa non vengono da queste stesse amministrazioni create opportunità tali da consentire un miglioramento dei livelli occupazionali».

La Toscana I sindaci di alcuni Comuni di limitrofe provincie della Toscana, tra cui alcuni già sede di diverso impianto geotermico, in questi giorni hanno espresso formale disponibilità alla Itw-Lkw Geotermia Italia SpA, per realizzare sul loro territorio, la stessa centrale progettata per Castel Giorgio. A dimostrazione che altri riescono a ben comprendere come, rispetto a quanto finora fatto nei loro territori, questo tipo di geotermia non è impattante, ma foriera di sviluppo economico.

Garanzie Nel documento di via del progetto geotermico di Castel Giorgio, «le autorità tecniche nazionali preposte alla valutazione, hanno saggiamente stabilito tutta una serie di prescrizioni a tutela e garanzia del territorio. È a questo tipo di cose – concludono – che gli amministratori dei nostri Comuni avrebbero dovuto soprattutto pensare: alle garanzie e alle tutele, per tutti e non solo per qualcuno, e allo sviluppo economico, ai posti di lavoro, quel lavoro cui, con il ricorso che hanno presentato al Tar, stanno negando a decine di nostri giovani».

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