Incendio a Guardea: «Disastro epocale ma anche tanto cuore da chi ha combattuto. Ora vogliamo la verità»

Il sindaco Lattanzi fa il punto sul maxi rogo

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di Giampiero Lattanzi
Sindaco di Guardea

La furia delle fiamme sembra essersi definitivamente placata. Resta nell’aria, speriamo per poco, l’odore acre di fumo che da qualche giorno caratterizza il risveglio nel nostro paese. Nella storia recente di Guardea, almeno di questo secolo e di quello trascorso, alcuno, a memoria d’uomo, ricorda un incendio di siffatte dimensioni e soprattutto che abbia minacciato seriamente, così da vicino il paese e l’abitato diffuso.

Nella giornata di mercoledì abbiamo rischiato l’evacuazione dapprima di via della Mola e poi del rione Fossato. Se il fuoco fosse arrivato alle prime case, con presenza di bomboloni del gas, cataste di legna etc… sarebbe stata una catastrofe. Ed é stata evitata solo a pochi metri. Solo il sangue freddo ai limiti dell’incoscienza di chi doveva decidere, fra l’altro da lontano, e la fiducia incondizionata negli addetti allo spegnimento, hanno impedito che questo avvenisse con gli inevitabili disagi che sarebbero derivati agli sfollati, pur per tempo limitato.

Incendi Montecchio, Guardea e Orvieto: passi avanti ma il lavoro è ancora lungo

Il nostro territorio dopo il passaggio di questo incendio è irrimediabilmente cambiato, notevolmente più povero: di flora, di fauna selvatica (l’intera zona di ripopolamento e cattura, piena di animali, è irrimediabilmente perduta, con centinaia di animali morti). Il paesaggio appare lunare, spettrale, trasformato, tinto di un nero macabro e ci vorranno anni perché tutto torni verde come prima.

In tutto questo abbiamo assistito ad uno sforzo corale senza precedenti, per domare l’incendio: i vigili del fuoco, impegnati senza sosta per quattro ininterrotti giorni e notti, provenienti da ogni parte d’Italia (persino la colonna mobile di Treviso che era stata impegnata nello spegnimento del grande ultimo incendio a Roma e stava rientrando, è stata ‘deviata’ su Guardea per una notte), le squadre dell’Afor, i volontari della Protezione Civile di Guardea mai così coesi ed attivi e mercoledì quelli di Montecchio. La cooperativa oleificio Coldiretti che ha contribuito allo spegnimento nei momenti più preoccupanti.

Incendi senza tregua: a Montecchio e Guardea si lotta con le fiamme

L?occasione mi consente di fare un appello a quanti idonei per iscriversi quali volontari alla Protezione Civile locale. Nei momenti difficili la disponibilità di persone diventa indispensabile, anche e solo per il supporto logistico. La presenza dei volontari è risultata preziosissima per la sorveglianza, per aiutare i vigili del fuoco anche e non solo per portargli acqua per dissetarsi o anche per il solo fermare le vetture dei curiosi che impedivano l’agevole movimento dei mezzi di intervento. Mezzi aerei, elicotteri fra i quali il ‘gioiello’, il potente Erickson, e Canadair in una flotta di dimensioni mai viste in zona, impiegati fino alla bonifica durata fino al tramonto di sabato.

Giampiero Lattanzi

In tutto questo disastroso scenario, consentitemi di sottolinearlo, è emersa ancora una volta la solidarietà ed il grande cuore dei guardeesi. Dei cittadini che non potevano agire materialmente ma tanto avrebbero voluto fare ma anche di alcune attività commerciali che volontariamente, senza essere sollecitate, si sono offerte. Desideriamo ringraziare sentitamente ‘Alimentari Goretta’ e ‘Macelleria Gianni’ di Guardea per i pasti offerti ai vigili del fuoco impegnati senza sosta che non avevano tempo per mangiare, i bar ‘Cavallino’ e ‘Oasi’ per la fornitura d’acqua. Ringraziamento a tutti gli assessori ed ai i consiglieri comunali che si sono prodigati ed alla struttura tecnica preposta impegnata senza sosta. Un ringraziamento particolare al prefetto di Terni Giovanni Bruno e al comandante dei vigili del fuoco Paolo Nicolucci, al sistema della Protezione Civile regionale costantemente in contatto telefonico con il sindaco. Ringraziamento particolare per loro ed anche pubbliche scuse, per l’insistenza a volte ai limiti, con cui ho continuato a chiedere mezzi ed uomini in una situazione di incendi gravi con minacce per gli abitati e drammatica anche in paesi limitrofi, nella nostra Regione ed in tutta Italia.

Non conosciamo ancora le cause dell’incendio, di questo incendio. Di norma, nonostante le alte temperature, nessun incendio si genera per autocombustione. Vogliamo fortemente augurarci che pur nell’immane danno prodotto, l’incendio sia di natura accidentale. Chiediamo che gli organismi preposti facciano chiarezza sull’origine dello stesso. Se dovesse emergere, al contrario, una natura dolosa, chiediamo con forza che venga individuato l’autore e finalmente fatta giustizia. Da anni stiamo assistendo ad una continua violenza perpetrata al nostro territorio, questa volta con pericolo concreto per persone ed abitazioni, senza che i colpevoli paghino. Chiediamo aiuto a tutti. Chiunque abbia visto o abbia il pur minimo elemento concreto è pregato di fornirla, anche nel massimo della riservatezza, agli inquirenti, ai vigili del fuoco, ai carabinieri, ai carabinieri forestali, al sindaco, a chi preferiscono. È una vergogna che deve finire. Pubblichiamo le foto dei terreni percorsi dal fuoco per dimostrare di cosa possa essere capace la follia umana. Dubitiamo che eventuali autori di questo scempio possano avere una coscienza ma queste immagini dovrebbero scuotere anche gli animi più insensibili. Ancora un grazie sentito a quanti hanno lavorato incessantemente, in ogni ruolo, per spegnere l’incendio. Grazie!

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