A chi passava da lì, mercoledì sera intorno alle 22.30 lungo la strada Marattana, a Terni, poteva sembrare un incidente banale come tanti altri. Non lo era. Non solo per la dinamica riferita da uno dei due coinvolti, ma anche e soprattutto per la storia sottostante, verbalizzata dalla polizia di Stato che è intervenuta sul posto.
La dinamica Uscito alle 22 dal posto di lavoro, un ternano di 57 anni – colui che dopo il sinistro ha chiamato il 113 – è salito a bordo dell’auto e si è diretto verso casa. Lungo la Marattana – questo ha riferito agli agenti – è stato prima sorpassato e poi ‘stretto’ da un’altra autovettura. Avendo intuito la situazione di pericolo, ha preferito fermarsi ma l’altra auto, facendo retromarcia, lo ha colpito nella parte anteriore causandogli anche lesioni lievi.
La scoperta A bordo del mezzo ‘pirata’ c’erano un uomo – che dopo l’impatto avrebbe pure inveito contro il 57enne – ed un bambino. È bastato poco allo ‘speronato’ per riconoscere nel conducente dell’altro mezzo, l’ex della sua attuale compagna. Da qui l’ipotesi, riferita alla polizia, che quell’incidente fosse tutto fuorché casuale.
La storia sottostante Sì perché il ‘rivale’ – un piccolo imprenditore 41enne della provincia di Rieti – in precedenza era stato denunciato dall’ex, 47enne reatina e residente a Terni, per atti persecutori, maltrattamenti e lesioni personali con tanto di processo in corso di fronte al tribunale di Rieti e prima udienza fissata per il prossimo 29 giugno. Ma non solo. In passato – nell’aprile del 2017 – il 41enne reatino era rimasto coinvolto in un altro incidente con lesioni, in cui aveva tamponato la donna lungo la strada regionale 313, fra Terni e la Sabina.
Il divieto di avvicinamento Anche quell’episodio era finito all’attenzione dell’autorità giudiziaria che lo scorso ottobre, anche sulla scorta di altri fatti precedenti, aveva applicato all’imprenditore – su disposizione del gip di Rieti – il divieto di avvicinamento alla 47enne ed ai luoghi da lei abitualmente frequentati, vietandogli qualsiasi comunicazione con la vittima, assistita dall’avvocato Renato Chiaranti. Una misura poi confermata dal tribunale di Roma.
L’indagine Colpito dal provvedimento, il reatino – secondo la denuncia sporta – avrebbe così spostato il suo ‘focus’ sull’attuale compagno dell’ex e anche sul figlio di quest’ultimo. Ed a proposito di figli, come detto insieme al 41enne, a bordo dell’auto coinvolta nel sinistro avvenuto mercoledì sera, c’era anche il bambino di 8 anni avuto nel 2010 dalla donna. Anche questo aspetto, di particolare rilevanza, è ovviamente destinato a finire al vaglio degli inquirenti.