È piaciuto al premier Giuseppe Conte il progetto che gli è stato illustrato a Bisceglie, nel corso del Digithon, sul monitoraggio della stabilità delle strutture. Gli è piaciuto a tal punto che ad un certo punto ha detto: «Tommaso me lo porto a Palazzo Chigi». E lui: «Sono pronto».
IL VIDEO INTEGRALE DELL’INTERVENTO, CON LA RISPOSTA DI CONTE
‘Ascoltare’ le strutture come una chitarra
Lo spunto dell’intervento, ovviamente, era il crollo del ponte Morandi a Genova. Tommaso ha spiegato che con l’Università di Perugia ha fatto l’analisi strutturale di alcuni edifici, agganciando a tale sistema di analisi degli algoritmi per capire in tempo reale se un edificio è in buone condizioni. Il sistema si basa su sensori di accelerazione: ascoltando le vibrazioni («come quelle di una corda di chitarra», ha detto) si riesce a capire cosa succede: se non vibra più nello stesso modo vuol dire che si è ‘scordata’ e questo potrebbe essere indicazione di un pericolo imminente.
IL PROGETTO PRESENTATO A CONTE – PDF
Prime prove ad Assisi e Perugia
«Un anno e mezzo fa – ha spiegato Vicarelli – abbiamo iniziato a pensare a questa soluzione tecnologica per l’analisi strutturale degli edifici. Insieme all’università di Perugia che già danni monitora le strutture abbiamo deciso di agganciarci degli algoritmi di intelligenza artificiale per analizzare la sanità strutturale e riconoscere in tempo reale se sta bene o male. Siamo in una fase di prototipazione e abbiamo accessi ai dati della basilica di Assisi e di un campanile a Perugia. Stiamo iniziando a guardarci intorno dopo ciò che è successo a Genova per applicare queste tecnologie a ponti. Speriamo di riuscire a sperimentare con partner pubblici o privati».