«Io, favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere, sono negativo al test. E chi è contrario?»

Thomas De Luca (M5s): «Contano esempi concreti e prevenzione»

Condividi questo articolo su

«Se i test antidroga sono l’unica soluzione che la politica sa offrire al problema, come sostenuto dalla destra pronta a schierare centinaia di agenti delle forze dell’ordine di fronte alle scuole, c’è bisogno anzitutto che la politica dia il buon esempio. Per questo, come avevo anticipato nei giorni scorsi, mi sono sottoposto ai test antidroga che hanno dato ovviamente esito negativo. L’ho fatto perchè nei giorni scorsi il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Stefano Pastorelli, aveva tirato in ballo il referendum sulla legalizzazione della cannabis e addirittura la teoria gender nelle scuole allo scopo di inquinare la campagna elettorale della candidata sindaco di Assisi, Stefania Proietti». Ad affermarlo è il capogruppo del M5s in consiglio regionale, Thomas De Luca.

«Dare l’esempio e fare prevenzione»

«Mentre in Umbria le droghe pesanti continuano a mietere vittime e i numeri sono purtroppo sotto gli occhi di tutti – osserva De Luca -, c’è una destra che sa unicamente lanciare il sasso nello stagno salvo poi sparire quando è il momento di dare il buon esempio. Avevo chiesto al capogruppo Pastorelli di impegnarsi ufficialmente insieme a me, sottoponendosi al test e convincendo i suoi colleghi di maggioranza a fare altrettanto. Ritengo che i giovani abbiano bisogno di messaggi coerenti ed azioni concrete più che delle parole. E naturalmente di vere politiche sociali volte alla prevenzione e alla riduzione del danno, piuttosto che la mera repressione spesso e volentieri intrisa di propaganda».

«Essere per la legalizzazione non vuol dire essere un drogato»

«La nostra regione – prosegue il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale – è purtroppo in cima alle classifiche nazionali per morti per overdose, tutte vittime dell’eroina. Il tutto senza che la giunta Tesei abbia mai messo seriamente all’ordine del giorno il tema delle dipendenze, ma bocciando al contrario tutti gli atti delle minoranze che chiedevano maggiori risorse per i servizi. Chi si scaglia contro il referendum per la legalizzazione delle droghe leggere, di fatto favorisce le mafie. Con il mio gesto ho dimostrato che essere favorevole alla depenalizzazione e alla coltivazione di cannabis non significa automaticamente essere un assuntore. Peccato non poter dire lo stesso da parte di chi, invece, usa le solite argomentazioni per giustificare la sua contrarietà».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli