Italia di mezzo: «Antidoto alla crisi»

Spoleto, la Cgil ha chiamato a confrontarsi i rappresentanti di Umbria, Marche e Lazio: al centro del dibattito il tema delle infrastrutture e dello sviluppo

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«La mancanza o la presenza di una rete di infrastrutture efficiente, incide fortemente sulla ricchezza di un territorio. Inoltre, l’investimento in infrastrutture ha come immediata conseguenza la creazione di posti di lavoro». Da questa convinzione è nata l’iniziativa che la Cgil di Perugia – in collaborazione con quelle di Umbria, Marche, Lazio e con quella nazionale – ha organizzato giovedì a Spoleto, territorio «particolarmente penalizzato sul fronte dei collegamenti e delle infrastrutture», come ha sottolineato il sindaco Fabrizio Cardarelli.

L’incontro Alla tavola rotonda hanno partecipato, oltre a Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil dell’Umbria, rappresentanti del sindacato di Lazio e Marche; l’assesore regionale Giuseppe Chianella e rappresentanti delle altre due Regioni; il senatore Gianluca Rossi e Fabrizio Solari, segretario confederale della Cgil nazionale.

Uscire dalla crisi «Per uscire dalla crisi occorre lavorare su un progetto congiunto che abbia l’Italia di mezzo come prospettiva», ha detto nella sua relazione Filippo Ciavaglia. «Umbria, Toscana, Marche e Lazio devono fare squadra, sia nei confronti del governo nazionale sia dell’Europa». Il segretario generale della Cgil di Terni, Attilio Romanelli, ha invece ricordato «il peso della questione Ast, azienda che da sola muove 2 milioni di tonnellate di merci».

Reti viarie, porti e aeroporti Si è parlato, inoltre, di reti viarie come la Tre Valli, la Perugia-Ancona e la Foligno Civitanova: «Quest’ultima dovrebbe essere inaugurata – ha annunciato l’assessore marchigiano Sciapichetti – tra fine giugno e inizio luglio». Si è, poi, parlato di porti (Ancona e Civitavecchia) e aeroporti, con quello di Perugia che è al centro di nuove preoccupazioni, sulle quali però l’assessore Chianella ha voluto portare rassicurazioni: «Sono in corso – ha detto – trattative con Ryanair e Alitalia sui voli sospesi».

Le ferrovie Naturalmente si è discusso di ferrovie e in particolare della Orte-Falconara, che proprio il 29 aprile compirà 150 anni. Un secolo e mezzo di vita, ma «un secolo di ritardi sul fronte degli investimenti», ha osservato il segretario della Cgil nazionale Solari, ponendo con forza l’accento sul problema delle trasversali, «tra le quali appunto la Orte-Falconara, che nel nostro Paese sono rimaste ferme mentre si è investito esclusivamente sui corridoi longitudinali, dove infatti è concentrata l’alta velocità».

Le risorse Come recuperare, quindi, il ritardo accumulato su tanti versanti? La risposta della Cgil è: «Attraverso l’Italia di mezzo». Il che non significa, come hanno sottolineato i segretari regionali Sgalla (Umbria), Ghiselli (Marche) e Capitani (Lazio), fare «un’operazione di architettura istituzionale», ma al contrario «mettere a sistema le grandi risorse che questo pezzo importante dell’Italia ha a disposizione: industria, arte, cultura, università, patrimonio religioso, natura, servizi sociali».

I lavoratori Al termine del dibattito una delegazione dei lavoratori della Ims (ex Pozzi), presenti in gran numero all’iniziativa, ha incontrato i rappresentanti istituzionali umbri (il senatore Rossi e l’assessore Chianella) per esternare le preoccupazioni dei lavoratori impegnati in una delle vertenze più complesse di tutto il territorio provinciale.

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