di Giovanni Cardarello
Dopo due edizioni estive, si è svolto nel Palace of Culture and Sports di Varna, Bulgaria, l’attesissimo Senshi 2024. Parliamo della più grande e prestigiosa vetrina mondiale di kickboxing. Al Senshi 2024, infatti, erano in programma ben 11 sfide dove si affrontavano atleti professionisti provenienti da 14 Paesi.
Le sfide erano condotte secondo le regole di KWU Full Contact, KWU Senshi e KWU Open. In questo contesto, tra i 22 combattenti sul ring, c’era anche lo spoletino Daniele Valente, allenato dal pluricampione del mondo Mirko Gori e segnalato al Senshi 2024 da Alessio Cecchini.
Sulla carta la sfida per Valente era proibitiva: il suo avversario, infatti, era l’idolo di casa Peater Stoykov, atleta bulgaro già campione del mondo Wako Pro. Ma la grinta, la costanza, la forza e soprattutto la tecnica affinata da anni di preparazione con Mirko Gori, hanno avuto la meglio. Tanto che, alla fine dei quattro round, è stato necessario il quarto di spareggio per assegnare il titolo e l’atleta umbro si è aggiudicato il prestigioso titolo Sensei 2024 per la categoria K1 72 kg.
L’incontro
Daniele Valente è partito subito forte tenendo il centro del ring dimostrando di non avere paura del fortissimo avversario super titolato, nonostante si combattesse in casa sua e con tutto il palasport di Varna che tifava per il beniamino di casa. Valente ha tenuto testa a Stoykov vincendo due round su tre, nonostante questo però i giudici hanno deciso per un extra round. In quel contesto Daniele Valente è partito fortissimo con numerose combinazioni, dominando così l’extra round e aggiudicandosi la vittoria. Al suo angolo, commosso, il pluricampione del mondo Mirko Gori che per anni l’ha allenato, sviluppato e guidato sotto il punto di vista atletico e tecnico.
«È una soddisfazione enorme – dichiara ad umbriaOn Gori, che non riesce a trattenere l’emozione -. Ripenso a tutta la strada fatta insieme fino ad arrivare qui. Adesso andiamo avanti verso nuovi ed importanti impegni che questa vittoria darà il modo di ottenere». «Da parte nostra – spiega Gori – c’è sempre grande umiltà, preferiamo sempre far parlare il ring e la vittoria di questa sera ne è la riprova».
«Un match – conclude il pluricampione del mondo – vinto contro tutti e tutto, soprattutto contro chi diceva che per Daniele Valente era troppo presto per affrontare una sfida del genere. Ma come sempre abbiamo preferito osare piuttosto che rimanere a guardare e siamo stati ripagato al 100% da questo atteggiamento vincente».