La casa de ‘I Pagliacci’: «Supporto e sorrisi»

L’associazione il 31 marzo ha inaugurato la struttura che fornirà assistenza ai bambini con disabilità e alle loro famiglie

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Fornire assistenza ai bambini con disabilità e alle loro famiglie attraverso l’erogazione di servizi e la creazione di un luogo dove l’inclusione e la solidarietà siano a fondamento di tutte le iniziative messe in campo. Sono questi gli obiettivi che dal 31 marzo si pone l’associazione ‘I Pagliacci’ di Terni, dopo l’inaugurazione della struttura ‘La casa de I Pagliacci’.

La casa de ‘I Pagliacci’ «La casa – spiega Alessandro Rossi, presidente dell’associazione – è stata realizzata a misura di bambino, di tutti i bambini, anche di quelli con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, è accessibile e priva di barriere, un luogo in cui si possono trascorrere insieme, senza divisioni, momenti ludici, creativi ed educativi. L’obiettivo è quello di considerare il bambino con disabilità una parte del mondo e non un mondo a parte, affermandone il diritto all’integrazione sociale, alla dignità e allo sviluppo del potenziale creativo, artistico e intellettuale, che non va inteso solo a vantaggio del singolo, ma che piuttosto permette un generale arricchimento della società civile». Tenendo conto della pluralità dei bambini nella normalità della loro eterogeneità, la casa si propone di portare a conoscenza dei suoi frequentatori «la disabilità in tutte le sue sfaccettature, coinvolgendo direttamente i bambini e i loro genitori, ma anche quale luogo di supporto gratuito per le famiglie di bambini con patologie, anche gravi, che potranno trovare personale con cui confrontarsi e da cui avere suggerimenti ed indicazioni». A scopi informativi e divulgativi saranno inoltre inseriti nel programma dibattiti e convegni che coinvolgeranno tutta la cittadinanza, nonché corsi di formazione per professionisti e non.

L’INTERVISTA AD ALESSANDRO ROSSI E GIOVANNI MICONI – IL VIDEO

Incontri e attività Numerose saranno le attività e gli incontri destinati a tutti i bambini. «Tra questi – aggiunge Alessandro Rossi – sono previsti: laboratori creativi e di riciclo, laboratori di giocoleria e di piccolo circo, laboratori di magia, incontri di arteterapia, sedute di yoga, laboratori teatrali, letture animate, terapia del sorriso, laboratori musicali, educazione ambientale, percorsi sensoriali». Tutte le iniziative si propongono «di aiutare i bambini a sviluppare un’alfabetizzazione emotiva, ovvero la capacità di vivere comunitariamente e di condividere, di essere soddisfatti di se stessi, delle proprie capacità e creazioni, di svilupparsi in armonia con gli altri e con l’ambiente circostante, sperimentando la solidarietà quale antidoto al modello violento dei comportamenti prevaricatori e di dominio degli altri». Beneficiari del progetto saranno in primo luogo «i bambini con disabilità che continuano a incontrare ostacoli nella loro piena partecipazione su base di uguaglianza con gli altri al mondo che li circonda, a causa di un ambiente caratterizzato da barriere non solo ambientali, ma anche comportamentali, che arrivano spesso a contestare i diritti basilari per una corretta crescita, come quello al gioco». 

Curare l’anima ‘I Pagliacci’ per il responsabile della clinica pediatrica dell’ospedale di Terni, il dottor Giovanni Miconi, «sono delle persone splendide che riescono a strappare sorrisi e alleviare pensieri. Praticamente sono persone che riescono a curare l’anima, mentre i medici, a volte, sono più presi dal corpo. Tutto ciò che è scherzo o gioco stimola il bambino che è in noi e magari nel bambino malato stimola il meglio del bambino». Il dottor Miconi crede che «la clownterapia per alleviare la tensione sia fondamentale, oltretutto il pagliaccio ha un impatto proprio sul ‘sistema famiglia’, permettendo così al bambino e al genitori di unirsi nel sorriso, una condivisione fondamentale. Credo che dovrebbero essere ‘passati’ dal sistema sanitario nazionale».

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