Una vittoria da squadra che ha capito cosa significa essere in B. Un passaggio non scontato e che certifica il momento di crescita della Ternana: al ‘Liberati’ i ragazzi di Cristiano Lucarelli superano di misura la Spal per 1-0 grazie al jolly da venticinque metri di Bruno Martella e ottengono così il secondo successo di fila dopo quello con il Parma. Non poca sofferenza nella ripresa, ma la difesa tiene – porta inviolata come non accadeva in gare ufficiali dal derby di supercoppa del 22 maggio, Iannarilli si conferma una certezza – e per gli estensi è ko. Capuano migliore in campo. Si sale a sette punti in graduatoria, tutti ottenuti nel trittico di match ad elevata difficoltà . Nel prossimo weekend si va a Cremona. Interessante riflessione dell’allenatore toscano nell’immediato post-match.

Cambia tutto a centrocampo. Gol Colombo, ma c’è il Var
Il turnover c’è ed è sostanziale in mediana. Lucarelli sceglie Agazzi, Kontek – torna a centrocampo, ci aveva giocato in avvio dello scorso campionato – e Paghera, con Defendi terzino destro e Partipilo dal primo minuto. Panchina per Ghiringhelli, Palumbo, Proietti, Falletti e Pettinari. Buona partenza delle Fere e costante possesso palla con Spal sulla difensiva: al 5′ il primo squillo è del croato, il cui mancino da fuori area non termina di molto sopra la traversa. Dall’altro lato il tentativo numero uno porta la firma di Viviani con un mancino di potenza che mette i brividi a Iannarilli. Nulla di fatto. Match con discreto ritmo ed equilibrato, con gli estensi molto abili nello stretto a livello tecnico: al 22′ Colombo brucia in velocità Capuano e batte con un preciso mancino in diagonale il portiere ciociaro, ma Marcenaro annulla tutto dopo l’intervento del Var. Netto il tocco di braccio del talento di scuola Milan per liberarsi del centrale ex Frosinone.
Missile Martella, 1-0. Salgono gli ospiti, super Iannarilli
Passano tre minuti e la Ternana passa in vantaggio con una prodezza dalla distanza di Martella: l’87 carica il mancino e da venticinque metri – non c’è deviazione di Vicari, era sulla traiettoria – batte Thiam con un gran tiro di potenza. La Spal non sta a guardare ed a stretto giro è Mancosu a rendersi pericoloso con un destro rasoterra dal limite dei sedici metri, dopodiché c’è la risposta rossoverde con uno stacco aereo fuori misura di Sørensen. Da questo momento in avanti il controllo della sfera è in mano agli ospiti, sempre bravi nel fraseggio: la Ternana fa il suo cercando di chiudere le linee, tuttavia i ragazzi di Clotet spingono e mettono in difficoltà il sistema difensivo dei padroni di casa. Prima Seck – bella la girata col mancino – e poi Viviani sfiorano la rete del pareggio: bravissimo Iannarilli in quest’ultimo caso nell’evitare il gol ospite. Si va al riposo sull’1-0.
Dentro Koutsoupias e Pettinari. Miracoli Thiam
La ripresa parte con due novità per la Ternana. Lucarelli toglie l’ammonito Paghera e Donnarumma per dar spazio a Koutsoupias e Pettinari. Pronti, via e la Spal ha subito due buone chance con Seck (tiro respinto da Capuano) e Mancosu, troppo solo al centro dell’area sugli sviluppi di un corner: la difesa rossoverde si salva. Al 52′ stupenda azione Fere sull’asse Pettinari (è lui ad avviarla), Defendi e Partipilo: assist del 21 in area per la punta, conclusione con deviazione e gran balzo di Thiam ad evitare il raddoppio dell’undici di Lucarelli; sul corner successivo il colpo di testa di Capuano è fuori misura. Cinque minuti ed è ancora l’estremo difensore della Spal grande protagonista: perfetta la combinazione in transizione tra Partipilo e Pettinari, così come la parata del numero 22 degli estensi.
Ci sono Falletti e Boben. Seck grazia le Fere
Il tecnico livornese spende altre due sostituzioni, tra il 58′ ed il 62′ entrano Falletti e Boben in luogo degli applauditissimi Partipilo e Sørensen (per il centrale danese anche qualche guaio fisico). Poi brividi notevoli al 64′ sull’incursione centrale di Seck, lanciato in velocità dalle retrovie: l’attaccante della Spal spreca in malomodo solo davanti a Iannarilli. La Dea Eupalla sorride alle Fere. Poi la Ternana torna a farsi vedere dalle parti del senegalese con un gran destro di Defendi dalla distanza, con palla che si spegne di poco sopra l’incrocio dei pali. Ci prova – sponda biancazzurra – il neo entrato D’Orazio, ma il portiere ciociaro non si fa beffare.
L’ultimo quarto d’ora, poi la gioia
Nelle Fere l’ultimo cambio è Palumbo per Agazzi, il pressing della Spal prosegue con uno stacco aereo di Latte Lath sugli sviluppi di un corner. Gara di sofferenza e resistenza per la Ternana: a sei minuti dal termine è sempre il centravanti classe ’99 degli estensi a mancare il bersaglio da ottima posizione, la difesa rossoverde trema. Schieramento a cinque dietro – con Defendi in affanno e spostato più avanti – per i minuti finali, poi si può esultare. Tre punti d’oro.
Lucarelli: «Abituiamoci a queste partite»
«Innovativo? Solito 4-3-3 delle ultime partite – ha esordito in conferenza Lucarelli – con Kontek che poteva abbassarsi in caso di necessità se fossero rimasti 4-2-3-1, a parte gli ultimi cinque minuti con il 3-4-3 non c’è stato bisogno di muoverlo. Sulle scelte ha pesato la necessità di dare un po’ di brillantezza in più perché con il Parma avevamo speso molto, è stata una settimana molto dispendiosa e ciò ti impone di fare dei sacrifici. C’è stato da soffrire, si sapeva, ci siamo abbassati nei trenta minuti finali e non riuscivamo a prendere il play avversario con il 4-3-3, con il 4-2-3-1 ci difendiamo più alti. Dovremmo abituarci rispetto allo scorso anno perché di queste partite ce ne saranno 30 probabilmente, senza ombra di dubbio. Molto bene noi nella prima mezz’ora, abbiamo aggredito alto e proposto, poi nella ripresa potevamo andare sul 2-0 in un paio di circostanze. Piano piano iniziamo ad essere una squadra, ci sono segnali incoraggianti. Donnarumma ha avuto un fastidio come Sørensen, andrà valutato. Koutsoupias ha una distorsione alla caviglia e Defendi ha concluso con i crampi. Mi piacerebbe soffrire di meno, ma c’è da abituarsi a ciò, ci serve per rimanere dentro il carro armato. In estate era usurato e ogni tanto entra acqua, è in manutenzione. Ho fatto i complimenti a Clotet perché la Spal gioca a calcio e noi ci troviamo bene con questi team».
Il passo indietro, la mentalità e il dispiacere
Poi parte una lunga riflessione del trainer rossoverde: «Abbiamo fatto un passo indietro perché quando fui presentato nel 2020 – ha proseguito – dissi che volevo costruire una mentalità forte e spavalda per cercare la vittoria, non trovarla. Non ci sono riuscito. Il Milan ha nel suo dna il bel gioco ad esempio, a Foggia si pretende di fare la partita. Mi sarebbe piaciuto incidere da quel punto di vista e far qualcosa che c’è già stato con Viciani. Ad un certo punto mi sono girato dopo le prime tre partite ed ero solo: ho dovuto prendere elementi e fare delle valutazioni, mi sarebbe piaciuto cambiare la mentalità . Ciò è il mio più grande dispiacere, ma il fine giustifica i mezzi. Volevo costruire una Ternana dominante che facesse sempre la partita, ma non ci siamo riusciti e non per colpa del modulo. Compromessi non ne faccio, prendo le decisioni e nessuno mi consiglia. Il 4-3-3 si fa perché l’ho scelto io: quando un allenatore va a chiedere ai giocatori cosa si fa, mandi un messaggio del tipo ‘questo non sta capendo più niente’. Volevamo che il gioco della Ternana diventasse un vanto, invece di essere quelli che magari ogni tanto devono essere messi sotto dall’avversario: la squadra andava aiutata e quaranta metri più bassi ha dimostrato di esserlo meglio. Per me il problema era di condizione», ha chiuso Lucarelli. Una sorta di sfogo ‘tecnico’.
Il match winner: «Sofferto da grande squadra»
In sala stampa è poi arrivato Martella: «Un bel tiro, di solito ci provo anche in allenamento ed è andata bene. I tre punti erano fondamentali per continuare bene la settimana. Ora fisicamente siamo più brillanti: bravi a non prendere gol oggi, poi abbiamo sofferto da grande squadra».
Il tabellino
Ternana (4-3-3): Iannarilli; Defendi (c), Sørensen (62′ Boben), Capuano, Martella; Agazzi (75′ Palumbo), Kontek, Paghera (46′ Koutsoupias); Partipilo (58′ Falletti), Donnarumma (46′ Pettinari), Furlan. A disposizione: Krapikas, Ghiringhelli, Salzano, Proietti, Capone, Mazzocchi, Peralta. Allenatore: Cristiano Lucarelli
Spal (4-3-3): Thiam; Dickmann, Vicari (c), Capradossi, Celia (75′ Coccolo); Esposito, Viviani (80′ Da Riva), Mancosu; Seck (66′ D’Orazio), Colombo (76′ Latte Lath), Crociata (65′ Melchiorri). A disposizione: Seculin, Heidenreich, Peda, Spaltro, Ellertsson, Mora, Zuculini. Allenatore: Josep Clotet Ruiz
Arbitro: Matteo Marcenaro della sezione di Genova (assistenti Stefano Alassio di Imperia e Gaetano Massara di Reggio Calabria, IV ufficiale Carlo Rinaldi di Bassano del Grappa); addetto Var Federico Dionisi de L’Aquila, assistente Stefano Liberti di Pisa
Reti: 26′ Martella (T)
Ammoniti: 14′ Paghera, 57′ Sørensen, 79′ Koutsoupias, 82′ Iannarilli (T); 30′ Celia (S) (T)
Calci d’angolo: 5-5
Recupero: 2; 5
Spettatori: 4.369 (di cui 98 ospiti). Incasso 59.089 euro.