Una app che consente agli operatori sanitari di rintracciare i contatti di una persona risultata positiva al Covid-19, che però non mette a rischio la privacy, visto che i dati sensibili sono tutti custoditi in banche dati dello stato, non del privato.
Donata allo Stato
Non solo: l’app verrebbe donata allo Stato Italiano dai suoi ideatori, che la metterebbero gratuitamente a disposizione per combattere la diffusione del coronavirus. Ad annunciarlo – in diretta a UmbriaTv – è Luca Tomassini, a.d. di Vetrya, società umbra che ha realizzato il prodotto in partnership con un consorzio di 39 università e il Cnr.
EMERGENZA CORONAVIRUS: SPECIALE UMBRIAON.IT
Come funziona
Si chiama Pj19 e consente di mappare sul territorio nazionale la diffusione e la correlazione degli individui del Covid-19 attraverso gli smartphone (ma non sono coinvolti i gestori di telefonia) e l’intelligenza artificiale. Al momento è stata inserita in una short list, da cui poi sarà scelta l’app ufficiale, che caratterizzerà la cosiddetta ‘fase 2’ immaginata dal governo italiano, in cui saranno gradualmente riaperte le attività, ma con accorgimenti anti contagio e con l’aiuto – per l’appunto – della tecnologia.