Lavoro in Umbria, Excelsior incoraggia

Secondo il bollettino di Unioncamere sono oltre 11 mila le assunzioni previste. Un paradosso: molte imprese faticano a trovare i profili di cui hanno bisogno

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Dal sistema Excelsior 2017, che traccia i programmi occupazionali delle imprese rilevati dal sistema delle Camere di Commercio, arrivano dati confortanti sui nuovo occupati che (potenzialmente) potrebbero trovare lavoro in questa seconda parte di estate.

LAVORO, IL GRIDO DI ALLARME DEI CINQUE STELLE

I dati In provincia di Perugia, per il periodo agosto – ottobre 2017, Excelsior (il sistema informativo di Unioncamere) traccia una previsione occupazionale per complessivi 8.740 lavoratori. Nello stesso periodo – da agosto a ottobre 2017 – a livello regionale le entrate previste saranno 11.800. Nelle imprese perugine, nell’84% dei casi i posti disponibili saranno per lavoratori dipendenti (il 70% a tempo indeterminato), per il 16% per non dipendenti. Solo nel corrente mese di agosto sono previste 2.140 assunzioni.

Soprattutto specialisti Il 14% dei posti disponibili sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (ossia profili high skill), quota inferiore alla media nazionale (che tocca il 20%). È destinato ai giovani il 35% delle entrate, mentre il 10% sarà destinato a personale laureato. Nel periodo considerato (agosto – ottobre 2017) le imprese che hanno previsto entrate di lavoratori sono il 14% del totale.

Pmi fanno la parte del leone «Excelsior indica una buona disponibilità da parte del sistema produttivo provinciale ad investire sul lavoro – ha detto Giorgio Mencaroni presidente della Camera di Commercio di Perugia – le piccole e medie imprese sono quelle che creano più lavoro: degli 8.740 posti di lavoro che saranno attivati tra agosto e ottobre 2017 il 74% proviene da imprese con meno di 50 dipendenti, 2 posti su 3 sono offerti da imprese dei settori dei servizi».

Il rovescio della medaglia Mentre la scarsità di lavoro resta la principale emergenza sociale, 26 imprese perugine su 100 dichiarano di incontrare grandi difficoltà a reperire i profili desiderati. Tra le professioni più difficili da trovare: progettisti, ingegneri, tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione, tecnici delle vendite, del marketing e della distribuzione commerciale.

CAMERE DI COMMERCIO, PRESTO L’UNIONE

I dati di Terni A Terni il fabbisogno è di 3.340 unità. Si cercano soprattutto impiegati, professionisti nel settore del commercio e dei servizi (1320, quasi il 40%), seguiti da operai specializzati e conduttori di macchine e impianti (30%) e Dirigenti (18%). Solo il 13% del fabbisogno riguarda professioni non qualificate.

Nel dettaglio Entrando più nello specifico, la parte del leone la recitano i cuochi e le altre professioni della ristorazione (360), seguiti da commessi (280), operai dell’alimentare (270), personale amministrativo (250), pulizie (250), operai edili (230). Gran parte delle aziende specificano di richiedere personale giovane (fino a 29 anni) e di sesso maschile (soprattutto nei settori dell’edilizia e della logistica). Poche le aziende per cui tali fattori risultano indifferenti.

Le difficoltà Lo studio fornisce anche dati sulle difficoltà di reperimento. Si scopre così che nel ternano è nel 47% dei casi è difficile reperire tecnici amministrativi, finanziari e della gestione della produzione per ridotto numero di candidati mentre in altre tipologie di lavoratori (operai edili e segretari) le difficoltà sono legate alle scarse competenze.

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