Lavoro precario, l’Usb incontra il prefetto

Terni, il sindacato di base presente le sue proposte su casa, salari e pensioni. «Anche il prossimo sindaco faccia la sua parte»

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Una delegazione della Federazione provinciale dell’Unione sindacale di base è stata ricevuta dal prefetto di Terni, Paolo De Biagi, dopo l’incontro richiesto in concomitanza con il presidio organizzato davanti alla prefettura nel quadro delle mobilitazioni di livello nazionale messe in campo dal sindacato.

La questione Al centro del confronto i fatti avvenuti a Rosarno, dove Soumayla Sacko, bracciante maliano e attivista Usb, è stato assassinato mentre aiutava altri connazionali a recuperare, in una fabbrica abbandonata da anni, pezzi di lamiera per realizzare baracche di fortuna. «Non è la prima volta – si legge in un comunicato diffusa dal sindacato – che nel nostro Paese braccianti immigrati vengono presi di mira dalla criminalità organizzata, che difende la proprietà agricola da chiunque osi mettere in discussione condizioni di vita e di lavoro che neppure le bestie conoscono».

Foto contropiano.org

Le richieste L’Usb ha quindi evidenziato al prefetto «la necessità di una pronta presa di coscienza rispetto alle condizioni inumane nelle quali sono stati abbandonati gli operai agricoli, residenti in Italia e regolarizzati, costretti a cercare materiale abbandonato per costruirsi una baracca sotto cui dormire, che nemmeno lontanamente può considerarsi una casa, quando le leggi che regolano il lavoro agricolo stagionale imporrebbero la fornitura, da parte delle aziende, di alloggi e mezzi di trasporto adeguati. La realtà è fatta di accampamenti di tende e baracche, che spesso vanno a fuoco, senza servizi igienici né fogne e in cui l’unica acqua che vedono è quella pioggia che tutto allaga e trasforma in un mare di fango».

Le proposte E’ stata quindi illustrata sempre al prefetto la piattaforma per la quale la Federazione del sociale Usb ha lanciato una manifestazione nazionale, per sabato 16 giugno prossimo a Roma, su alcuni temi come la casa (con l’allargamento del patrimonio di edilizia popolare), il reddito per combattere la precarietà, i bassi salari e la ricattabilità del posto di lavoro e la creazione di posti di lavoro pubblici per contrastare il dissesto idrogeologico e salvaguardare il territorio. Una piattaforma alla quale si sono aggiunte altre questioni come la risposta alle richieste delle popolazioni colpite dai disastri naturali (terremoti, alluvioni, ecc.), l’aumento delle pensioni minime e l’abolizione della Fornero, del Jobs Act e della Buona scuola ed infine la lotta ad ogni discriminazione di genere.

Le priorità Il sindacato di base di dice infine convinto che «per ridurre le disparità sociali occorra promuovere scelte di politica sociale e del lavoro, che vadano in una direzione completamente contraria a quella adottata in questi anni». «C’è bisogno di un cambiamento vero – continua la nota -, una radicale inversione di rotta che rimetta al primo posto gli interessi di chi lavora, di chi è sfruttato, di chi in questi anni si è visto sottrarre diritti, salario e servizi sociali ed ha visto concentrare sempre più ricchezze nelle mani di sempre meno persone».

L’appello al futuro sindaco «Il prefetto – spiega sempre l’Usb – si è mostrato sensibile agli argomenti proposti, si è impegnato a riferire al Governo nazionale le preoccupazioni e le criticità evidenziate, sulla fase attuale, ma anche sulla prospettiva futura, sia nazionale che locale, con particolare riguardo alla prossima amministrazione comunale che, auspichiamo, metta da subito in agenda azioni che vadano nella giusta direzione, come Usb Terni ha avuto modo di illustrare nella propria piattaforma, anche nel corso dell’iniziativa con i candidati a sindaco che si è svolta il primo giugno».

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