Luca Ronconi, grande cordoglio anche in Umbria

I funerali si svolgeranno martedì nella parrocchia di Civitella Benazzone

Condividi questo articolo su

Ha provocato grande dolore, anche im Umbria, la morte di Luca Ronconi. Il regista, che ha cessato di vivere sabato sera al Policlinico di Milano – umbro di adozione e per scelta – riceverà l’ultimo saluto martedì 24, in forma privata, nella parrocchia di Civitella Benazzone, in provincia di Perugia. «Si tratta dello stesso luogo – spiega un comunicato del Piccolo Teatro di Milano – in cui sono sepolte alcune delle persone che gli sono state particolarmente care».

Marini e Bracco «Luca Ronconi amava profondamente l’Umbria. Qui ha lavorato per decenni e prodotto molte delle sue straordinarie opere teatrali. Il paesaggio della nostra terra è stato per lui una inesauribile fonte di ispirazione e ideazione. Per questo, oggi, ci sentiamo in lutto e avvertiamo forte il vuoto che egli lascia, ma allo stesso tempo proviamo un sincero senso di gratitudine per l’amore che ha avuto per la nostra Umbria». È quanto affermano la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e l’assessore regionale alla cultura, Fabrizio Bracco, che si sono detti molto addolorati per la morte di Luca Ronconi, alla cui famiglia ed a tutti i suoi collaboratori esprimono il più sincero sentimento di cordoglio, a nome di tutta la Giunta regionale, «certi anche di interpretare il sentimento di dolore di tutta la comunità regionale».

Ruggeri Il direttore del Teatro stabile dell’Umbria, Franco Ruggeri, si dice «profondamente colpito nella mente e nel cuore, ho vissuto con Ronconi un lungo tratto della mia vita teatrale e questo rapporto ha segnato fortemente la mia esistenza. Ricordo i lunghi colloqui agli inizi degli anni ’80, quando come direttore del settore prosa del Festival dei Due Mondi ho voluto che la programmazione fosse segnata da due suoi spettacoli. In tutto quel periodo il mio primo obiettivo era di costituire un Teatro Stabile in Umbria, questo si poté realizzare, dopo averne parlato a lungo con Ronconi e grazie al grande contributo e all’entusiasmo di Annamaria Guarnieri».

Stirati La città di Gubbio, dice il sindaco, Filippo Mario Stirati, «non perde solo, insieme al mondo, il più grande regista contemporaneo, uno dei nomi più celebri del teatro europeo, perde anche il suo più illustre ‘concittadino’, da quando aveva eletto a ‘buen retiro’ la sua casa di campagna eugubina a Santa Cristina, prendendo proprio la residenza nel nostro comune e dove dal 2002 aveva fondato la sua scuola di regia. I rapporti di Ronconi con Gubbio erano improntati alla massima disponibilità e amicizia, e non perdeva occasione di elogiare la nostra città e il teatro che trovava ‘a misura di spettacolo’».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli