Cinquant’anni fa, precisamente il 19 ottobre 1968, Aldo Capitini moriva a Perugia, dove era nato il 23 dicembre 1899, ‘allo scadere del secolo’ come amava sottolineare. Poeta, filosofo, pedagogista, libero religioso, è stato forse il più originale assertore di una teoria e di una pratica organiche della nonviolenza.
Il ricordo Per ricordarne la figura e soprattutto riaffermare, con una lunga serie di iniziative che culmineranno il 18 e il 19 ottobre, l’attualità dei temi da lui elaborati (religione aperta, compresenza dei morti e dei viventi, omnicrazia, cioè concorso responsabile di tutti, nessuno escluso, alla vita democratica, vegetarianesimo come risposta concreta anche a ogni forma di violenza, antitotalitarismo) è stato costituito un apposito comitato organizzatore.
Il comitato è composto dalla Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Perugia, Università degli Studi di Perugia, Università per Stranieri di Perugia, Ufficio scolastico regionale per l’Umbria, Istituto per la storia dell’Umbria contemporanea, Fondazione Centro studi Aldo Capitini, Fondo Walter Binni, Archivio di Stato di Perugia, Galleria nazionale dell’Umbria, Istituto tecnico economico tecnologico ‘Aldo Capitini’ di Perugia, Il Ponte editore, Libera Umbria, Associazione amici di Aldo Capitini, Movimento nonviolento per la Pace, Tavola della Pace Coordinamento nazionale degli Enti locali per la Pace, Società operaia di mutuo soccorso di Perugia.
Il suo appartamento Il programma è stato presentato a Perugia nella sala della Vaccara dello storico Palazzo dei Priori dove Capitini trascorse gran parte della sua vita (la sua famiglia risiedeva all’ultimo piano, sotto la torre campanaria dell’edificio, perché il padre, impiegato comunale, aveva anche l’incarico di far suonare le campane). E proprio le stanze di quello che fu il suo appartamento, grazie all’interessamento di Marco Pierini, sono in fase di recupero strutturale con un progetto dell’architetto Annamaria Verrastro. La ristrutturazione sarà ufficialmente inaugurata l’11 aprile. Il prossimo anno, poi, la cosiddetta Sala dell’Orologio della Galleria nazionale dell’Umbria tornerà ad essere nuovamente dedicata a Capitini ed esporrà anche un suo ritratto in cera.
Il programma Tra i tanti appuntamenti, oltre al ciclo di incontri specifici alla biblioteca di San Matteo degli Armeni, figurano presentazioni di nuove edizioni di libri del filosofo e convegni. Ad un ricordo militante di Aldo Capitini, promotore della prima marcia della pace Perugia-Assisi (24 settembre 1961), sarà ispirata anche la marcia della pace del prossimo 7 ottobre.