Era accusato di pesanti maltrattamenti ai danni della moglie e dei due figli minorenni, sin da quando quest’ultimi erano in tenera età. Accuse sostanziate dalle denunce sporte dalla coniuge – poi diventata ex – poi successivamente ‘ritrattate’. Il processo era comunque partito, per fatti datati fra il 2015 e il 2019, con imputato un ternano di 36 anni. Fra le contestazioni: minacce, insulti, umiliazioni e percosse nei confronti della donna e dei bambini. Ma poi il dibattimento – anche sulla base di una perizia disposta ed eseguita in sede civie, nell’ambito del divorzio fra i due, che metteva in discussione la credibilità stessa della denunciante – ha fatto emergere una realtà diversa da quella configuratasi in un primo momento. Così l’imputato, martedì mattina, è stato assolto con formula piena dal tribunale di Terni in composizione collegiale (presidente Simona Tordelli), con piena soddisfazione dello stesso e del suo legale difensore, l’avvocato Cristina Rinaldi. Una linea, quella del tribunale, anticipata dalla stessa accusa che ne ha chiesto l’assoluzione.