Marcegaglia: «Fan di Terni, valorizzeremo Ast». I paletti di istituzioni e sindacati

La visita di Emma e Antonio Marcegaglia: incontri con il sindaco di Terni, poi i sindacati in Confindustra e infine in Regione a Perugia

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di Federica Liberotti

«Siamo qui a presentarci, a dimostrare che Marcegaglia ci mette la faccia, è pronto. Siamo fan di Terni, riconosciamo l’eccellenza di questa acciaieria e vogliamo valorizzarla»: Antonio ed Emma Marcegaglia arrivano a palazzo Spada puntuali, pochi minuti prima delle 9 di venerdì mattina, orario fissato per il primo incontro della giornata, quello con il sindaco Leonardo Latini. Da subito non si sottraggono a telecamere e microfoni e spiegano le loro intenzioni rispetto al futuro dell’acciaieria, messa in vendita da ThyssenKrupp. «Abbiamo idee di sviluppo e di valorizzazione degli asset che non nascono da un concetto astratto e generico ma da una riflessione, da un rapporto tra cliente e fornitore, ma anche da player importantissimi del settore dell’acciaio inossidabile in Europa e nel mondo».

VIDEO – MARCEGAGLIA: «ECCO PERCHÈ AST CI INTERESSA»

Gli industriali: «Interesse messo per iscritto»

Inizia così, in Comune, il tour in Umbria inizialmente programmato per l’8 giugno e poi rinviato a causa del malore accusato dalla presidente della Regione Donatella Tesei. Un’ora e mezza di colloquio «interessante e cordiale» con il primo cittadino, presenti anche il presidente e il direttore generale di Confindustria Umbria (regista dell’operazione), rispettivamente Antonio Alunni ed Elio Schettino. Dei dettagli del piano, come prevedibile, neanche l’ombra – prima c’è eventualmente da discuterne con Thyssen -, ma qualche imbeccata i Marcegaglia la danno qua e là. «Non abbiamo ufficializzato nessuna offerta perché stiamo aspettando un segnale dalla proprietà, abbiamo però segnalato per iscritto il nostro interesse, che non è estemporaneo, ma risale a diversi anni. Se saremo da soli o in partnership? È tutto da vedere, sicuramente vogliamo essere protagonisti» spiega Antonio Marcegaglia. Che poi sottolinea come le riflessioni che hanno portato alla manifestazione d’interesse nascano da «basi industriali solide, sinergie sulla produzione, sulla valorizzazione in particolare dell’upstream sia di acciaio inossidabile che di carbonio speciale». «La sinergia – ha aggiunto Emma Marcegaglia – sarebbe innanzitutto con il nostro gruppo, poi come sempre quando si crea un gruppo campione europeo c’è sempre un indotto positivo, le aziende ternane potrebbero ulteriormente crescere insieme all’acciaieria». Su un punto centrale, almeno per ora, rassicurano: «Ci interessa il sito nella sua totalità, assolutamente sì».

VIDEO – MARCEGAGLIA SU AST: «INTERESSATI A TUTTO IL SITO»

Il sindaco Latini: «Marcegaglia determinati, ma servono investimenti»

«Abbiamo avuto l’occasione di conoscerci e soprattutto di scambiarci idee per il futuro del polo siderurgico e della città – il commento di Latini -. I Marcegaglia mi sono sembrati molto determinati nel loro progetto per Ast. Da parte mia ho ribadito che a Terni servono lavoro, sviluppo e investimenti e che approcciarsi con la nostra città per un possibile acquirente di Ast significa entrare in contatto con una comunità che ha fortemente radicato nel suo Dna il valore della cultura industriale. Quest’aspetto è fondamentale perché significa che 150 anni di industrializzazione hanno creato a Terni professionalità e capacità specifiche, ma anche un sistema di relazioni industriali molto più complesso che altrove e una grande sensibilità alle tematiche ambientali, sviluppatasi soprattutto negli ultimi anni. Su questi temi – aggiunge il sindaco -, come rappresentanti dei cittadini, manterremo sempre alta l’attenzione, con l’obiettivo di conciliare sviluppo, tutela del territorio e salvaguardia dell’ambiente». Riguardo ai contenuti della possibile offerta di Marcegaglia, il sindaco pone i suoi paletti: mantenimento e potenziamento dell’area a caldo e del sito integrato nonché dei livelli occupazionali, rimanendo quindi a favore di qualsiasi iniziativa che vada nella direzione dello sviluppo economico della città. «E’ comprensibile che il vissuto degli ultimi 25 anni ci porti a essere diffidenti, visto che l’Ast ha subito un progressivo ridimensionamento, perdendo settori di produzione e quote di mercato, con conseguenti tagli occupazionali. Fondamentale è dunque che la città e i lavoratori di Ast percepiscano nel progetto una discontinuità in positivo che dovrà prevedere la centralità di Terni nel piano industriale del gruppo». «Se così sarà – conclude il sindaco – la città saprà rispondere e anche le istituzioni saranno pronte ad instaurare relazioni positive nell’interesse del territorio».

TUTTO SU AST – UMBRIAON

Sindacati: «Definire velocemente le sorti di Ast»

Paletti ribaditi anche dai segretari di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e Usb nel corso del faccia a faccia con i Marcegaglia andato in scena nella sede di Confindustria. «La riunione è stata conoscitiva e informativa sulla posizione globale del  gruppo, quali sono le attività di core business e com’è composta e strutturata nell’articolazione delle sue produzioni» spiegano le sei sigle, che hanno ribadito «la necessità di valorizzare e sviluppare il sito ternano attraverso un piano industriale che dia prospettive a medio e lungo termine e che parta dal mantenimento degli asset attuali, i livelli occupazionali e lo sviluppo delle politiche ambientali». I sindacati ribadiscono come «sia importante definire velocemente le sorti delle Acciaierie Ternana, evitando così che le stesse vengano indebolite come nel passato. In queste ore Ast sta effettuando una vera e propria ristrutturazione – utilizzando la pandemia e la crisi economica-  che impatta sulll’occupazione e con il rischio di abbassare gli standard di sicurezza. In questo quadro è essenziale, come abbiamo già detto, l’intervento del Governo per difendere un sito di interesse nazionale».

Regione ‘sponsor’

E mentre a Terni il sindaco, nei confronto di Marcegaglia, rimane sì cortese e disponibile al confronto ma più prudente – la ‘diffidenza’ è stata d’altronde messa nero su bianco nel suo comunicato – a Perugia la presidente Tesei ha un diverso approccio e, tra sorrisi, cordialità e strette di mano finali, tiene una conferenza stampa insieme ai due industriali, al termine dell’incontro svolto nel primo pomeriggio a palazzo Donini. «Le informazioni che abbiamo ricevuto sono state molto interessanti – le parole della governatrice -, abbiamo a cuore il futuro del sito ternano, dei lavoratori e del territorio. È una cosa buona quando ci si presenta, pur nel rispetto della proprietà, è un buon inizio di questo percorso. Ho colto con molto favore questa occasione di incontro di oggi, che non è così usuale. Questo significa che c’è serietà negli intenti e nelle proposte. Sul fronte infrastrutturale stiamo facendo la nostra parte in previsione, noi ci siamo e siamo pronti a collaborare per quello che può essere utile». Al momento la Regione non ha «altre notizie o richieste di incontro finalizzate all’acquisto del sito ternano», ma sarà «vigile e attenta». Soddisfatti anche i fratelli Marcegaglia. «Andiamo via soddisfatti, abbiamo trovato persone serie e pragmatiche, attente ad ascoltarci. Questo era il nostro obiettivo». Ora la parola a ThyssenKrupp.

Nevi (FI): «Interesse molto importante»

A stretto giro arrivano anche le prime reazioni della politica sulla visita umbra dei Marcegaglia. «Vorrei rivolgere un sincero benvenuto ad Emma e Antonio Marcegaglia come cittadino ternano, parlamentare eletto in questo collegio e anche nella mia veste di vice coordinatore regionale di Forza Italia» dice il deputato azzurro Raffaele Nevi. «Il loro interesse per l’acquisto della nostra acciaieria è molto importante e Forza Italia apprezza molto la trasparenza del percorso che hanno scelto per manifestarlo. Certamente conteranno i fatti e il progetto ma che sia interessato un gruppo così importante è già una buona notizia per la nostra città».

Interrogazione di Smeriglio (Pd) al parlamento europeo

«La Acciai Speciali Terni è tra i primi quattro produttori europei di laminati piani in acciaio inossidabile. ThyssenKrupp ha recentemente manifestato la volontà di cedere il sito ternano, in quanto definito non più strategico. O – in alternativa – di cercare una partnership, cosa peraltro in evidente contraddizione con la dichiarazione di non strategicità. Questa situazione si sta ripercuotendo negativamente sulla competitività del sito, destando forti preoccupazioni tra i lavoratori, gli enti locali, le parti sociali e l’intero comparto produttivo. Come noto, l’acciaio è all’origine delle maggiori catene del valore dell’industria manifatturiera, determinante per la centralità dell’industria 4.0 e per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalle politiche europee in ambito climatico» Così in una nota Massimiliano Smeriglio, eurodeputato indipendente eletto nelle liste del Partito Democratico. «Alla luce di questa situazione – prosegue Smeriglio – ho presentato come primo firmatario, insieme ad altri eurodeputati della delegazione del Partito Democratico, un’interrogazione volta a verificare le misure che la ThyssenKrupp intende assumere per proteggere la redditività e la competitività di Ast, se e come intenda vigilare sulla procedura di disinvestimento al fine di garantire l’integrità del ciclo produttivo e il rispetto degli standard di sostenibilità ambientale europei. Vogliamo avere rassicurazioni infine – conclude Smeriglio – per sapere se, alla luce dell’attuale situazione del comparto siderurgico europeo, la proprietà non ritenga prioritaria una risposta coordinata per proteggere gli asset strategici del settore, evitando che altre realtà europee possano essere progressivamente rilevate da eventuali acquirenti extraeuropei con scopi diversi rispetto allo sviluppo e alla valorizzazione».

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