Marta, commessa ‘in trincea’: «Abbiamo paura, rispettate le regole»

Lo sfogo della dipendente di un supermercato di Acquasparta: «Gli elogi non servono, venite solo per reali necessità»

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di Federica Liberotti

«Sono una cassiera, una scaffalista in un supermercato. Non ho scelto questo lavoro, mi è capitato, ed ogni giorno cerco di farmelo piacere. Lavoro per ‘sopravvivenza’ non per passione. Ricevere gli elogi e le gratificazioni dall’Italia, in questo momento mi fa arrabbiare…non servono. Serve che voi clienti vi civilizzate». Uno sfogo di getto, postato su Facebook da una dei tanti che, loro malgrado, nonostante l’emergenza coronavirus sono costretti ad essere a contatto ogni giorno con decine e decine di persone, per garantire l’apertura delle attività commerciali. A scriverlo Marta Lucarelli, una giovane commessa di un supermercato di Acquasparta, originaria di Montecastrilli. «Abbiamo paura, tanta paura» sottolinea, sintetizzando le apprensioni di tanti colleghi.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

Cattivi esempi reali

«Quando venite a far la spesa non portate tutta la famiglia – mette in guardia nel post, che ha ottenuto decine di condivisioni e centinaia di like -. Quando venite a far la spesa, indossate i guanti, senza toccare ogni prodotto che vi trovate davanti agli occhi. Quando venite a far la spesa, se ce l’avete indossate pure quella cavolo di mascherina… perché la tenete sul collo?? Quando venite a far la spesa, rispettate le regole; si può entrare 5/6 alla volta!! Aspettate senza sbuffare per l’attesa, lo facciamo per tutti noi. Quando venite a far la spesa, non lo prendete come il ‘giocondo’ momento per uscire e fare quattro chiacchiere. Muovetevi. Oggi, quando venite a far la spesa, prendete acqua, pane, latte, farina, vino e pasta.. fate una bella scorta, che di questi tempi, anche se vi accogliamo con il sorriso sotto la mascherina, non siamo affatto contenti di vedervi così spesso. Noi stiamo lavorando per non farvi mancare nulla… Ma non venite a fare la spesa per il cumino diavolo. Non venite nel supermercato sei volte al giorno per passeggiare…Non sputacchiate quando state in cassa per pagare…Teneteci le distanze». Poi l’amara conclusione e l’appello. «Noi addetti ai supermercati abbiamo paura.. tanta paura.. per noi e per chi ci sta vicino, se non importa a voi guardateci negli occhi e fatelo per noi. State a casa».

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