La polizia di Stato di Perugia, nella giornata di giovedì ha arrestato tre giovani a Massa Martana: si tratta di un cittadino albanese di 22 anni senza fissa dimora (E.D. le sue iniziali), un cittadino slovacco di 27 (K.L.) residente a Massa Martana e un cittadino italiano di 23 anni (E.M.) originario di Marsciano e residente a Massa Martana. I tre – riferisce la questura di Perugia in una nota – sono stati trovati in possesso di oltre 14 chili di droga fra hashish e marijuana e circa 25 mila euro in contanti.
Come spiega la questura di Perugia, «mentre erano impegnati in un servizio di osservazione, i poliziotti della squadra Mobile, coadiuvati dal personale della squadra Mobile di Terni, hanno notato un veicolo sospetto. Per questo motivo hanno deciso di procedere ad un controllo più approfondito, intimando al conducente di fermarsi. L’uomo però, anziché arrestare il veicolo, ha tentato la fuga speronando l’auto di servizio, danneggiandola e provocando ai due operatori di polizia lesioni personali giudicate guaribili, rispettivamente, in 6 e 4 giorni».
«Dopo averlo bloccato, il personale ha sottoposto a perquisizione il conducente, i passeggeri e l’autovettura. Il controllo ha consentito di rinvenire un doppiofondo ricavato sotto i sedili dell’auto, dove all’interno erano stati nascosti circa 5 chili di marijuana e oltre un chilo di hashish. Droga confezionata in panetti».
Le perquisizioni delle abitazioni hanno portato al sequestro di altri «540 grammi di marijuana, 7 chili e mezzo di sostanza solida che, dagli accertamenti della polizia Scientifica, è risultata essere hashish e 25 mila euro in contanti, verosimilmente provento dell’attività di spaccio». I tre sono stati così arrestati in flagrante – il 23enne italiano anche denunciato per danneggiamento, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale – e tradotti nel carcere di Spoleto: la convalida è stata fissata per sabato mattina alle ore 11.30 (giudice Luca Cercola, pm Federica Filippi). I tre sono difesi dall’avvocato Francesco Mattiangeli del Foro di Terni.
Aggiornamento direttissima – Sabato mattina, a seguito dell’udienza di convalida di fronte al tribunale di Spoleto – giudice Luca Cercola – il 23enne italiano e il 27enne slovacco si sono visti applicare, come chiesto dall’avvocato Mattiangeli, gli arresti domiciliari in luogo della detenzione in carcere. Misura, questa, che è stata invece confermata per il 22enne albanese, senza fissa dimora. L’avvocato Mattiangeli esprime «soddisfazione per l’attenuazione delle misure nei confronti dei due assistiti che hanno la disponibilità di una residenza per vedersi applicati i domiciliari». Per tutti, la procura aveva chiesto la conferma della custodia in carcere.