Mense scolastiche, sindacati umbri: «Lavoratori fantasmi»

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil: «Vengono considerati corpo ‘estraneo’ la scuola. Presìdi sotto le prefetture di Perugia e Terni»

Condividi questo articolo su

di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil dell’Umbria

Chiediamo di accendere un riflettore sulla situazione, davvero critica, delle lavoratrici e dei lavoratori delle mense scolastiche. Parliamo di centinaia di donne e uomini nella nostra regione che hanno un ruolo estremamente delicato, visto che ogni giorno si occupano di cucinare, servire e trasportare le pietanze ai ragazzi e alle ragazze delle scuole umbre, materne, primarie, secondarie e università.

Gli addetti in questione vengono, di fatto, considerati un corpo ‘estraneo’ nel panorama della scuola, al contrario, riteniamo che la loro voce debba avere la medesima dignità di quella del corpo docente e del personale Ata. Si tratta di centinaia di lavoratrici e lavoratori invisibili, ma che svolgono un ruolo fondamentale nell’ambito delle scuole e che, per primi, hanno pagato e stanno pagando le conseguenze dell’epidemia di Covid19.

Queste lavoratrici e questi lavoratori già in condizioni ‘normali’ subiscono in ogni anno scolastico il danno della mancata contribuzione e della mancata erogazione degli stipendi nei 3 mesi di sospensione dell’attività scolastica. Inoltre, sottoposti ad un regime di appalti o concessioni, pagano sempre per primi la guerra al ribasso nelle offerte relative ai bandi di gara. Ribassi che si riflettono pesantemente sulle ore di lavoro accordate dalle aziende, con inevitabile ricaduta sugli stipendi. Parliamo di persone che stanno vivendo sulla loro pelle il disagio di un lavoro fortemente ridimensionato, cui si è aggiunto il danno di poter contare sull’ammortizzatore sociale solo fino alla naturale scadenza dell’anno scolastico.

In qualità di organizzazioni sindacali che rappresentano queste donne e questi uomini abbiamo organizzato presidi sotto le prefetture di Perugia e Terni, oltre ad aver chiesto un incontro alla Regione dell’Umbria al fine di individuare soluzioni per far fronte ai mesi di giugno, luglio e agosto nei quali questi lavoratori non hanno potuto beneficiare di alcuna forma di ammortizzazione. In altre regioni italiane sono stati siglati accordi sindacali che hanno individuato forme di copertura e di sostegno al reddito nei mesi estivi. Noi non abbiamo ricevuto alcuna risposta e ribadiamo con questa lettera aperta un principio che riteniamo fondamentale e che ispirerà le nostre imminenti azioni: i lavoratori e le lavoratrici delle mense scolastiche umbre sono parte integrante del sistema scolastico e non è accettabile, né degno di una comunità come quella umbra, ritenerli alla stregua di fantasmi, la cui voce non viene udita da nessuno. Perché quegli stessi fantasmi, ogni giorno, si occupano di garantire un’alimentazione sana, corretta, nel rispetto delle norme igieniche e delle norme relative al Covd19, ai nostri figli. Ogni giorno.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli