Migranti: «In Umbria meno del previsto»

L’assessore Barberini: «Sono 1.515 e il tetto massimo è fissato in 1932»

Condividi questo articolo su

Quello dei migranti e della loro eventuale acoglienza sul territorio regionale è un problema serio. Che spesso, però, sipresta ad interpretazioni fantasione. Così l’assessore regionale alla coesione sociale e welfare, Luca Barberini, è stato chiaamato a fare chiarezza.

I migranti «Alla data dell’8 settembre – spiega Barberini – sono stati registrati in Umbria 1.151 profughi richiedenti asilo (906 a Perugia, 245 a Terni) che, sommati ai 364 richiedenti ospitati in strutture Sprar (sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), raggiungono la cifra di 1.515 presenze».

I numeri La potenzialità di accoglienza assegnata dal governo all’Umbria – sarà bene tenere a mente questo numero, perché ne circolano di strampalati – è di 1.932 profughi (1,65 per cento della quota nazionale) ed eventuali nuovi arrivi potrebbero, al massimo, portare il numero massimo di migranti presenti nella regione, a quel numero.

Pochi ‘riconoscimenti’ L’assessore, peraltro, spiega che «i numeri delle presenze sonno estremamente fluttuanti, in considerazione del fatto che arrivi e partenze dalle strutture Sprar, decisi dalle Prefetture, sono continui. Tra i dati più indicativi, c’è quello relativo all’ultimo periodo e nel corso del quale l’apposita Commissione interregionale (Umbria e provincia di Arezzo) formata dalle prefetture, questure ed organizzazioni internazionali che si occupano di rifugiati politici, su 469 domande di asilo politico ne ha accettate 18, mentre 16 richiedenti hanno visto riconosciuta la protezione sussidiaria. Per 100 domande è stata riconosciuta la protezione umanitaria».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli