Minacce all’allenatore: non fa giocare il figlio

Terni, brutta avventura per Nicola Traini che ha rischiato di essere aggredito

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Il ragazzo, un giovane aspirante calciatore, è in panchina. Non gioca. Il padre è in tribuna. E schiuma rabbia. Poi perde il controllo e comincia ad invenire contro l’allenatore della squadra, l’ex giocatore della Ternana Nicola Traini, responsabile, a suo avviso, di trascurare il ragazzo. E alla fine l’uomo entra in campo, costringendo l’arbitro a sospendere momentaneamente la partita.

Allievi In campo, si gioca al ‘Laureti’ di Terni, ci sono le squadre della categoria ‘Allievi regionali A2’ della Olympia Thyrus Sv Farini e della Giovanili Todi e il ragazzo sta seduto sulla panca della prima: «Devi farlo giocare», grida il papà all’indirizzo di un Traini che impallidisce, più per la sorpresa e, forse, il dispiacere, che per la paura. E poi giù, insulti e minacce.

L’esposto A rimettere le cose a posto ci hanno pensato i dirigenti della Olympia Thyrus Sv Farini a rimettere le cose a posto e a far tornare il nervoso papà – che forse attribuisce al calcio una possibilità di più facile affermazione per il figlio – al suo posto. La società ternana fa sapere che «oltre a dichiararsi pienamente solidale con mister Traini per quanto accaduto, è altrettanto decisa nel condannare il grave episodio». Tanto che, conferma il presidente, Sandro Corsi, «presenteremo un esposto alle forze dell’ordine, mentre nessun provvedimento verrà ovviamente preso nei confronti del figlio e nostro giocatore degli allievi regionali, che speriamo voglia contibuare a condivivere con noi il suo percorso sportivo».

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