Velostazioni a Terni, affidato l’incarico

Saranno realizzate in corso del Popolo, allo Staino, in zona stazione e parcheggio San Francesco: il funzionamento ed i posti a disposizione. In azione la M.I. Arch

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L’approvazione del quadro economico – 414 mila 800 euro legati al Por-Fesr 2014-2020, Agenda Urbana – è dello scorso ottobre. Quasi un anno dopo il Comune di Terni ha affidato l’incarico per il progetto di fattibilità, definitivo ed esecutivo per la realizzazione di quattro velostazioni nell’ambito della mobilità ‘dolce’: palazzo Spada ha proceduto con l’aggiudicazione definitiva al raggruppamento temporaneo d’imprese guidato dal mandatario M.I. Arch di Silvano Gismondi, 41enne architetto ternano. Diversi i professionisti coinvolti. Intanto è in fase di chiusura il Pums: in avvio della prossima settimana è previsto il via libera – adozione della proposta – della giunta.

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La mappa

Dove si fanno

Si tratta di quattro ‘stazioni di mobilità dolce’ (focus sulle bici) previste in altrettante zone nevralgiche del centro o comunque riguardanti snodi cittadini: si parte da corso del Popolo, vicino al ‘Pentagono’, quindi la stazione, il parcheggio di vocabolo Staino (nell’area esiste già una postazione per il bike sharing ‘Valentina’) e il parcheggio ‘Rinascita-San Francesco’, tra via Filzi e via Don Bosco. Come detto per la realizzazione si parla di oltre 400 mila euro, tuttavia in questo caso si parla della mera progettazione con tutti gli step necessari per proseguire l’iter: la M.I. Arch si è aggiudicata la gara offrendo un ribasso del 43,01% – la cifra è di 25 mila 264 euro – ed entrerà in azione coadiuvata dagli ingegneri Luca Calzuoli e Giulia Malatesta, più il geologo Giuseppe Caracciolo.

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Una velostazione in Lombardia (foto varesenews.it)

Le velostazioni ed i vantaggi 

Il Comune elenca una serie di motivazioni per spiegarne l’utilità: riduzione del parcheggio ‘selvaggio’ di cicli, guadagno d’immagine per le istituzioni in termini di marketing urbano e aziendale, miglioramento dell’offerta di posteggi per cicli, protezione dal vandalismo, promozione di mezzi di trasporto più ecologici, aumento della sicurezza, rafforzamento della solidarietà sociale, sviluppo dell’economia locale, riqualificazione delle attività commerciali del centro-città dal punto di vista dei ciclisti, miglioramento dell’impianto di posteggio per cicli, protezione dalle intemperie,dal furto e dal vandalismo, impianto di posteggio comodo e semplice, adempimento dei requisiti di qualità rivendicati dai ciclisti ed offerta di servizi aggiuntivi e complementari. «Le velostazioni di parcheggio per le biciclette private intendono offrire una valida alternativa all’impiego dei mezzi tradizionali – pubblici e privati a motore – nel percorrere tragitti brevi all’interno del perimetro urbano e, nel contempo, di affiancarsi all’automobile nei tragitti effettuati dai pendolari che possono così scegliere di lasciare l’automobile in un parcheggio in struttura custodita, eliminare il tempo di ricerca dello stesso ed effettuare l’ultimo tratto del percorso con la propria bicicletta a disposizione in un sito protetto e attrezzato». Bene, ma come funzioneranno? Le strutture saranno dotate di un sistema per la gestione degli accessi – presente un lettore di card elettroniche in tal senso – per le utenze iscritte, idem per l’utilizzo di attrezzature per la manutenzione. Previsto anche un sistema di videosorveglianza.

PISTE CICLABILI, PROGETTAZIONE ROMANA

Un ciclista in centro

Le tempistiche ed i posti. Pums in chiusura 

Una volta firmato il disciplinare d’incarico, il gruppo di lavoro avrà a disposizione venti giorni – la durata totale dell’appalto è invece stabilita in un mese e mezzo – per consegnare il progetto esecutivo ed il coordinamento per la sicurezza. I posti complessivi per le bici sono 200, vale a dire 50 – come specificato nella relazione tecnica – per singola velostazione (in realtà, come fanno sapere da palazzo Spada, saranno moltidi più): tempi stretti e necessità di avviare i lavori entro la fine dell’anno. Intanto in avvio della settimana entrante è prevista la ‘chiusura’ per il Piano urbano della mobilità sostenibile Terni-Narni: martedì è scaduto il termine legato alla fase di consultazione – il 2 agosto c’è stato un incontro in biblioteca specifico per illustrare lo schema e il Rap – per la Valutazione ambientale strategica.

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