«Un vero e proprio laboratorio di idee e discussione su temi importanti per l’Umbria, per la città di Perugia e per quei luoghi della nostra regione che sono stati duramente colpiti dal terremoto e che ora hanno l’esigenza di ripartire e di progettare il loro futuro». Così l’assessore regionale all’istruzione ed all’innovazione, Antonio Bartolini, a margine di ‘Umbria Creativa’, format di Festival immaginario, prodotto da Regione Umbria ed Enel con il patrocinio del Comune di Perugia, la cui terza edizione è in pieno svolgimento nel nuovo quartiere di Monteluce a Perugia e che si concluderà lunedì con una giornata di lavoro nella Rocca Albornoziana di Spoleto.
Monteluce L’iniziativa quest’anno vede anche la partecipazione del Museo del Ducato – Rocca Albornoz di Spoleto, dell’AUR – Agenzia Umbria ricerche e la community di Web genitori. «Il tema ‘Rigenerare: Siamo in grado di sfidare il futuro e di costruirlo?’ è veramente stimolante», ha sottolineato l’assessore Bartolini. «Siamo riusciti a coinvolgere il mondo della scuola sia per continuare l’azione di collegamento in rete con imprese e pubblica amministrazione sia poter coinvolgere diversi istituti scolastici umbri nella presentazione di idee e progetti per innovare il quartiere di Monteluce. Tra l’altro ad animare lo spazio espositivo c’erano anche i progetti tecnologici e digitali realizzati dai ragazzi dell’istituto, dell’Istituto ‘Raffaele Casimiri’ e Itet Aldo Capitini di Perugia».
Luogo dell’innovazione All’interno di questo grande spazio che la città di Perugia si ritrova a disposizione «sarebbe interessante poter creare un luogo dell’innovazione, in cui le imprese e soprattutto le nuove imprese possano trovare uno spazio dove ideare e progettare concretamente i propri progetti. Monteluce insomma potrà essere un motore ed un centro per la comunità e per chi vuole generare lavoro, anche convertendo, integrando, aggiornando la propria attività imprenditoriale, piccola o grande che sia». Un modo per «confrontarsi e ragionare su possibili scenari di innovazione culturale, sociale e imprenditoriale, per costruire una mappa dell’innovazione, per creare network di soggetti che possano contaminarsi positivamente, per creare laboratori creativi dove si impara a progettare insieme».
Palestra per il futuro L’Umbria, secondo Bartolini, «è ricca di conoscenza e patrimonio immateriale che troppo spesso non riusciamo a trasformare in valore economico. In questo luogo simbolo vogliamo sviluppare, anche tramite questi momenti di dialogo e di condivisione, questo processo di maturazione con l’obiettivo di trasformare la ‘Nuova Monteluce’ in una palestra per il futuro dei nostri giovani talenti creativi. Ed anche per questo, a partire dalla presentazione di una eccellenza nazionale, il progetto di recupero dell’Ex Ansaldo – B.A.S.E di Milano, abbiamo aperto il dibattito agli amministratori, esperti, professionisti e cittadini e cercato di ridisegnare la ‘Nuova Monteluce’ in chiave innovativa: una sfida importante e necessaria per far ripartire anche le attività economiche di un quartiere che vuole rinascere».
Strumenti europei e nazionali L’assessore ha concluso sottolineando: «Vediamo se può essere un esperienza utile anche per Perugia. Ed in questa ottica abbiamo voluto anche approfondire le possibilità messe a disposizione dalle politiche e dagli strumenti europei e nazionali, all’interno della manifestazione è stato anche presentato il programma operativo del Fesr 2014/2020 della Regione Umbria con gli interventi dei direttori regionali Lucio Caporizzi e Luigi Rossetti, che puntano sempre più sulla nascita e la crescita delle nuove imprese e delle start up dalle politiche comunitarie. Certamente però è molto importante che la città, con tutte le sue componenti culturali, sociali ed economiche, venga coinvolta e partecipi costantemente».