di Giovanni Cardarello
Rischia di tornare al ‘via’, come un immenso ‘gioco dell’oca’, la vicenda dell’omologazione degli autovelox e delle relative multe. E rischia di torna alla casella del ‘via’ per quanto accaduto proprio in Umbria. I fatti. Parliamo, nello specifico, di un ricorso presentato da un automobilista folignate contro il proprio Comune. Oggetto del ricorso, nemmeno a dirlo, una multa da 178,95 euro per essere passato di fronte all’autovelox del Comune, posizionato lungo la Flaminia a San Giovanni Profiamma, ad una velocità di 95 chilometri orari quando il limite era 70.
L’automobilista, convinto che l’autovelox non fosse omologato, ha chiesto – come riporta il quotidiano ‘Il Messaggero-Umbria‘ – assistenza legale agli avvocati Samuele Ferocino e Sandro Mazzoni. I due legali, nell’esercizio della loro funzione, hanno presentato istanza al giudice di pace Leonardo Natali e, contrariamente a quanto disposto dal recente decreto-legge del ministero guidato dal vicepremier Matteo Salvini, che omologa ‘in automatico’ tutti i dispositivi approvati dal 13 giugno 2017 in poi, ha vinto il ricorso.
Morale della favola: la multa è stata annullata perché, sempre come riporta ‘Il Messaggero’, «il giudice di pace ha accolto la tesi difensiva degli avvocati dell’automobilista conformandosi all’orientamento della Corte di Cassazione con cui il Supremo collegio ha operato una netta distinzione tra le procedure, evidenziando che l’assenza di omologazione dell’autovelox, anche se autorizzato e tarato, comporta la nullità del verbale per eccesso di velocità ».
Ma il tema non è solo la vittoria dell’automobilista di Foligno, quanto cosa può scatenare questo pronunciamento del giudice di pace. Il decreto legge, infatti, era stato varato proprio per evitare la valanga di ricorsi successivi, ma lo schema del decreto stesso è stato sospeso e pertanto gli effetti sono decaduti creando, di fatto, un vuoto normativo all’interno del quale si inserisce l’annullamento della multa all’automobilista di Foligno. Un vuoto che, fino ad un nuovo decreto, che ricordiamo ha forza di legge solo per 60 giorni salvo rinnovo o conversione in norma, si estende a tutta Italia con effetti tutti da valutare e scoprire.