Muore Stefano D’Orazio, storico batterista dei Pooh

Aveva 72 anni ed era ricoverato da una settimana. Il lutto della band: «Abbiamo perso un fratello e una persona per bene»

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Uno dei batteristi – con una grande abilità di paroliere – fra i più noti e apprezzati della scena pop italiana, ma soprattutto una delle colonne portanti dei Pooh, gruppo musicale che non ha bisogno di presentazioni. Questo – e molto altro – era Stefano D’Orazio, scomparso all’età di 72 anni nella sua Roma: era ricoverato in ospedale da una settimana.

Il messaggio dei Pooh

Sulla pagina Facebook dei Pooh, la notizia è comparsa venerdì sera poco prima della mezzanotte: «STEFANO CI HA LASCIATO! Due ore fa… era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato… oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando… poi, stasera, la terribile notizia. Abbiamo perso un fratello, un compagno di vita, il testimone di tanti momenti importanti, ma soprattutto, tutti noi, abbiamo perso una persona per bene, onesta prima di tutto con se stessa. Preghiamo per lui. Ciao Stefano, nostro amico per sempre… Roby, Red, Dodi, Riccardo».

Il dolore del mondo della musica

Tantissime le testimonianze di cordoglio dei fans, colleghi – come Tullio De Piscopo – e del mondo dello spettacolo. D’Orazio era entrato nei Pooh nel 1971, contribuendo a costruire la storia di uno dei gruppi musicali più noti in Italia e non solo. Tanri i progetti a cui aveva partecipato, anche da solista o con altri artisti. Fra gli ultimi testi scritti, quel ‘Rinascerò rinascerai’ composto durante la primavera del 2020, nei primi mesi della pandemia da Covid-19, su musica di Roby Facchinetti. Un brano in onore dello spirito di resistenza che gli italiani – e in quella fase i bergamaschi in particolare – hanno saputo dimostrare.

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