Narni, i vigili urbani scendono in sciopero

Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil del comparto autonomie locali hanno infatti annunciato l’astensione da ogni forma di lavoro straordinario

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La polizia locale di Narni rompe gli indugi e va allo sciopero. Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil del comparto autonomie locali hanno infatti indetto, dopo un passaggio ‘a vuoto’ in Prefettura, «lo sciopero dello straordinario degli operatori di polizia locale di Narni. Tale forma di protesta, che prevede il blocco dello straordinario programmato garantendo il servizio ordinario e l’emergenza, è dovuta in via principale alla grave carenza di personale in cui versa da anni il Corpo, carenza che a causa di varie problematiche è stata sino ad oggi sopperita utilizzando forme contrattuali a tempo determinato».

Poco personale Secondo i sindacati, però, «queste soluzioni ad oggi hanno portato a buchi incolmabili negli uffici di polizia amministrativa e di polizia giudiziaria, nonché all’ufficio notifiche e contravvenzioni, oltre che in primis al numero di operatori su strada, costretti sempre più spesso ad effettuare doppi turni in occasione delle varie manifestazioni socio culturali ogni anno piu’ numerose».

La sicurezza Inoltre, dicono Cgil, Cisl e Uil, «come dimostrano i recenti fatti di cronaca, si rende necessaria una più cospicua presenza della polizia locale per garantire maggiore sicurezza e tutela della cittadinanza in maniera capillare» e precisano che «sono dovute ricorrere a questa estrema forma di protesta e nel periodo più impegnativo dell’anno (dal 24 di aprile infatti è in corso la Corsa all’Anello; ndr), a causa del mancato rispetto degli impegni presi in trattativa il 28 settembre 2016, quando l’ente si impegnò ad assumere, a tempo indeterminato, tre agenti su quattro che erano stati richiesti dalla Rsu e dalle organizzazioni sindacali per raggiungere il minimo sindacale di 17 unità in forza presso il Comando». Le assunzioni avrebbero dovuto aver luogo il primo aprile: «Impegno ad oggi disatteso nonostante vi siano graduatorie in essere che consentirebbero l’assunzione immediata del personale necessario».

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