Neet under 35: a Terni prende forma il progetto per formazione e lavoro

Presentato ‘Neet in Zone Ten’, l’assessore Schenardi: «I protagonisti del proprio futuro sono loro, ma noi siamo qui pronti a dargli una mano»

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«Un progetto che vuol essere in qualche modo una scossa, vuol cioè far capire ai nostri giovani che hanno capacità, ma che magari hanno perso la fiducia, che i protagonisti del proprio futuro sono comunque loro e che noi siamo qui pronti a dargli una mano». ‘Neet in Zone Ten’ è il titolo del progetto che è stato presentato venerdì mattina a palazzo Carrara a Terni, a cura dell’assessorato alle politiche giovanili. Si tratta di un progetto che ha l’obiettivo di offrire opportunità concrete di lavoro e crescita personale ai giovani tra i 14 e i 35 anni, in particolare a quelli che sono fuori dal mondo del lavoro, della scuola e della formazione.

Alcuni numeri

«I giovani occupati tra i 15 e i 34 anni in Umbria – ha detto l’assessore alle politiche giovanili Marco Schenardi citando un’indagine dell’Agenzia Umbria Ricerche – sono una percentuale inferiore alla media italiana e addirittura, in Umbria, nel 2018, il numero degli ultra 54enni occupati ha superato quello dei giovani occupati tra i 15 e i 34 anni. L’incidenza dei giovani, soprattutto delle donne giovani sul mercato del lavoro, si legge nell’indagine, diminuisce negli anni per l’andamento demografico e per le condizioni di precarietà delle tipologie contrattuali offerte. Si tratta di una situazione che in qualche modo genera una reazione a catena negativa, cioè scoraggia i giovani che non hanno facilità all’ingresso nel mondo del lavoro oppure che si vedono offrire posti di lavoro precari. Per questo molti giovani, fuori dalla scuola e da percorsi formativi e fuori dal mercato del lavoro, si sentono ai margini perdono fiducia in sé stessi e nel sistema lavorativo, e di conseguenza vengono ancor più marginalizzati. In Umbria la percentuale di Neet, donne e ragazze, non impiegata e non iscritta a scuole o corsi di formazione è del 13,3%, contro una media del 12,7 nelle regioni del nord, ma addirittura del 9,6 nelle regioni del centro Italia. Non solo il tasso di disoccupazione tra i 15-34enni umbri resta superiore a quello del nord e del centro, sia per gli uomini che per le donne, ma è molto alta anche la propensione all’abbandono volontario del lavoro in questa fascia d’età, tra il 27 e il 29%, altro segnale che le scelte lavorative sono ristrette, non soddisfacenti, o comunque non ben ponderate».

La Consulta giovanile

Il progetto ‘Neet in Zone Ten’ «vuol essere in qualche modo una scossa – ha aggiunto Schenardi – vuol cioè far capire ai nostri giovani che hanno capacità, ma che magari hanno perso la fiducia, che i protagonisti del proprio futuro sono comunque loro e che noi, come istituzioni, siamo qui pronti a dargli una mano. In più vorrei sottolineare che, come amministrazione, abbiamo lavorato per riattivare gli strumenti di ascolto e di partecipazione dei giovani. In particolare la Consulta giovanile che era scaduta con la precedente amministrazione e per la quale abbiamo appena rivisto il regolamento che a breve sarà valutato dal consiglio comunale. Come assessore alle politiche giovanili però posso dire fin d’ora che la nuova consulta non sarà, per così dire un ‘elemento decorativo’. Abbiamo già parlato con molti ragazzi e ragazze che facevano parte della precedente consulta e quel che ho cercato di far capire loro è che la nuova consulta dovrà produrre proposte concrete, dovrà essere molto più attiva e capace di comunicare con le istituzioni e con i cittadini, dando voce alla voglia di partecipazione dei ragazzi. In questo senso credo che la nuova consulta ci potrà essere d’aiuto anche nella gestione del progetto Neet che presentiamo oggi».

‘Neet in Zone Ten’

Il progetto è stato finanziato con 62.398,70 euro dalla Regione Umbria e dalla presidenza del Consiglio dei ministri, Fondo nazionale politiche giovanili 2022 intesa n. 77/CU 2022. Illustrato dai rappresentanti della società Ethic di Ravenna, Giancarlo D’Angelo e Laura Gatti che se ne è aggiudicata la gestione, «il progetto prevede la realizzazione delle attività in cinque ambiti: tirocini, sportello di orientamento, laboratorio di impresa, fiera del lavoro, interventi volti alla prevenzione del disagio giovanile, per i giovani rientranti nella fascia di età 14-35 anni in condizioni di Neet – Not in education, employment or training, popolazione giovanile né occupata, né inserita in un percorso di istruzione o di formazione. L’attività riguarderà tutti i comuni della Zona Sociale 10, ovvero Terni, Acquasparta, Arrone, Ferentillo, Montefranco, Polino, San Gemini e Stroncone, oltre a due presidi mobili. Verranno quindi attivati tirocini retribuiti presso imprese, associazioni, studi professionali, per un minimo di 10 giovani Neet residenti nella Zona Sociale 10 per un periodo minimo di 4 mesi e nel rispetto delle linee guida in materia di tirocini formativi e di orientamento emanate dalla Regione Umbria. Tra i compiti/mansioni del tirocinante dovrà essere prevista la ‘trasformazione digitale ed ecologica dell’azienda’. Verrà aperto uno Sportello di orientamento per giovani Neet della Zona Sociale 10, ovvero uno spazio fisico, un luogo con un orario di apertura che andrà incontro alle esigenze dei giovani. Lo sportello garantirà anche la disponibilità ad incontri in call (videoconferenza) ed attraverso gli strumenti digitali e social; il servizio sarà reso anche sotto forma di laboratori (preparazione al colloquio di lavoro, scrittura di un CV, operazione per la ricerca del lavoro). Sarà, inoltre, realizzato un laboratorio di impresa, all’interno del quale i giovani possano sviluppare la vocazione d’impresa e l’educazione alla cultura economico finanziaria e d’impresa, particolarmente nell’ambito della promozione culturale e della valorizzazione del territorio. Saranno premiati i progetti che con realistiche previsioni di autonomia e sviluppo. I progetti selezionati potranno giovarsi della scrittura di un business plan. Si punterà ad una Fiera del lavoro locale rivolta in particolare ai giovani Neet: la fiera potrà essere organizzata sia come evento stanziale in uno dei comuni della Zona Sociale10 o come promozione itinerante della domanda e dell’offerta di lavoro negli 8 comuni di ambito. Infine, verranno realizzate iniziative ed attività da sviluppare in collaborazione con il Servizio sanitario regionale, l’Ufficio scolastico regionale ed istituti scolastici di secondo grado: le attività dovranno essere finalizzate alla prevenzione del disagio giovanile nelle sue varie forme, con particolare riferimento alla prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e cyber bullismo e nuove dipendenze».

 


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