È pronto un pacchetto di 12 ore di sciopero, a partire da martedì 19 novembre, per i lavoratori di Arvedi-Ast, del Tubificio e dell’indotto: a proclamarlo sono state le segreterie territoriali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic e Ugl metalmeccanici, insieme alle rsu, nell’ambito dello stato di agitazione avviato nei giorni scorsi vista «l’incertezza sul piano industriale», definita «non più sostenibile». Prevista l’astensione di 4 ore alla fine di ogni turno di lavoro. Le rimanenti otto saranno modulate e sviluppate nei prossimi giorni a seconda dell’evolversi della situazione.
Tenuto conto di quanto previsto a livello nazionale, con il blocco/sciopero degli straordinari deciso dopo la rottura della trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei metalmeccanici, i sindacati «invitano tutti i lavoratori a non dare la propria disponibilità alle entrate anticipate e comunque a prolungare l’orario di lavoro«. Inoltre, «si diffida la direzione aziendale a fare forzature sul cambio turno in caso di squadre sottorganico e consentire il normale orario di lavoro, prevedendo eventualmente solo la prestazione straordinaria per la messa in sicurezza degli impianti. Nel caso non si
dovesse trovare riscontro le rsu provvederanno a rispondere a tale atteggiamento». Le iniziative promosse dai sindacati «si intendono estese a tutti i lavoratori nei siti del gruppo delle aziende metalmeccaniche Ast, Tubificio e indotto».