Norcia, Cascia, Preci: ecco Sae e capannoni

Consegnate soluzioni abitative d’emergenza e strutture temporanee per attività produttive. Lavori nell’Abbazia di Sant’Eutizio. Marini: «Ecco come abbiamo speso i soldi degli sms»

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Mentre su celebra il «modello Umbria» nella gestione della ricostruzione post terremoto del 1997 – in occasione del ventennale – a Cascia è stata effettuata la consegna delle strutture temporanee per le attività economiche, a Norcia sono state consegnate altre 32 Sae (soluzioni abitative d’emergenza), a Preci le prime 5.

La ricostruzione della chiesa Sempre a Preci, nell’Abbazia di Sant’Eutizio, nei prossimi giorni prenderanno il via i lavori per la messa in sicurezza dell’abside, per un importo di circa 300 mila euro, mentre si sta lavorando al progetto relativo all’intervento per il dissesto idrogeologico dell’area, per un importo di 1 milione 200 mila euro. Nella giornata di mercoledì c’ stata la visita del presidente Catiuscia Marini, che ha presenziato alle varie consegne.

IL TERREMOTO

La questione sms La presidente Marini, vice commissario alla ricostruzione, è entrata anche nella polemica sollevata dal sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi sull’utilizzo dei fondi derivanti dagli sms solidali: «Come Regione abbiamo deciso di impiegare i fondi destinati a noi per centri di comunità, a Norcia e nelle frazioni, atti alla vita sociale e ricreativa ma che saranno preziose anche in caso di emergenza. Questo ci è sembrato essere un modo serio e utile, anche per il futuro, consapevoli di essere in un territorio delicato. Grazie a tutti coloro che hanno donato: questa solidarietà non può essere infangata».

Natale nelle Sae «Vedere famiglie che tornano a Norcia, sapere i bambini che frequenteranno le nostre scuole, e riaccogliere i nostri anziani con i quali siamo stati sempre in contatto: tutto questo è per me forte emozione e gratificazione, che ad ogni consegna delle chiavi si rinnova – ha detto il sindaco Alemanno – questa emozione però devono viverla tutti, per questo la struttura degli uffici comunali, insieme alla Regione, stanno lavorando per perseguire il nostro obiettivo più volte dichiarato: entrare nelle casette per Natale». Un auspicio a cui si è unita anche la presidente: «Il nostro obiettivo resta quello di ultimare la consegna delle 650 Sae che sono state richieste dai comuni entro la fine dell’anno».

Gli edifici privati A Foligno si è riunito il Comitato istituzionale per la ricostruzione: «Abbiamo svolto una attenta analisi dell’attuale fase operativa della ricostruzione – ha detto la Marini, che lo presiedeva – soprattutto in riferimento agli interventi di ripristino degli edifici privati con danni lievi, inseriti nella fasci a B, in considerazione del fatto che è necessario velocizzare questo tipo di interventi in quanto il 31 dicembre scadrà il termine per l’ammissione al contributo da parte dei cittadini che ne hanno diritto. Per questo abbiamo chiesto ai sindaci la massima collaborazione, anche per sensibilizzare cittadini e progettisti a presentare i progetti».

I numeri Al momento le domande di ammissione a contributo per edifici privato in fascia B sono 140, ma gli aventi diritto sono stimati in qualche migliaio di cittadini. Il comitato ha fatto anche il punto sullo stato di avanzamento dei piani, già approvati e finanziati, per gli interventi di ricostruzione delle opere pubbliche, degli edifici di culto e dei beni culturali: «Siamo già nella fase della redazione dei progetti esecutivi», ha assicurato la Marini.

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